Il mercato ha le sue regole, spesso non scritte e molto variabili e se il comune mortale viene preso dal panico per la sua volatilità i manager che si occupano di gestire i fondi non se lo possono permettere.
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Atul Kumar, della Quantum Asset Management Ltd, consiglia di avere sempre una giusta quantità di scorte, infatti, come afferma «la volatilità non fa alcuna differenza, anche se il mercato va giù io ho una base. In una prospettiva a lungo termine la volatilità non mi spaventa, riesco a proteggere i fondi contro i ribassi, anzi, si possono aprire possibilità di investimento interessanti».
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Altro consiglio è quello di diversificare, investendo in settori diversi. Per farlo bisogna però avere esperienza e una conoscenza approfondita del mercato. Per questo da un lato è necessario avere una visione larga e dall’altro una conoscenza storica che permette di individuare un andamento di massima del mercato.
Alcuni fund manager preferiscono un approccio aggressivo, altri sono più cauti, l’importante è però non rischiare troppo. Utilissimo il benchmarking, non solo per misurare le prestazioni di un fondo, ma anche come una sorta di guida in caso si decida di acquistare dei fondi. Di solito i fund manager hanno un indice di riferimento, è bene che questo non si discosti di più di cinque punti percentuali, slittando verso settori non conosciuti.