Panoramica sul Settimo Programma Quadro

di Michele Ledda

29 Gennaio 2007 15:00

Il "Programma Quadro", come noto, è lo strumento che l'Unione Europea si è data per promuovere piani quinquennali di sviluppo e finanziamento della ricerca in Europa

Il Settimo programma quadro (7PQ) copre il periodo dal 2007 al 2013 ed è stato realizzato anche per rispondere alle esigenze dell’Europa in materia di occupazione e di competitività delle proprie imprese oltre che del sistema della ricerca.

Il Settimo programma Quadro si compone di quattro blocchi principali di attività ed un quinto interamente dedicato alla ricerca nucleare. In particolare:

  1. Cooperazione
  2. Idee
  3. Capacità
  4. Persone
  5. Ricerca e formazione nel settore nucleare

Ciascun blocco è composto da programmi organizzati in sottoaree. In questo articolo cerchiamo di cogliere i punti salienti di ciascun programma e in specie quelli più attinenti alle tecnologie ed alle piccole e medie imprese.

Cooperazione

Aree tecnologiche

Le attività della tecnologia dell’informazione (ICT) e della comunicazione rappresentano circa il 50% degli utili prodotti dall’economia europea. Le imprese traggono enormi benefici dall’utilizzo delle nuove tecnologie in termini di maggiore efficacia ed efficienza riferito allo sviluppo dei loro prodotti, alla gestione di impresa, alle relazioni con fornitori e clienti ed alla possibilità di avere maggiori opportunità di creare rete tra di loro.

Il Settimo Programma Quadro si pone l’obiettivo di creare maggiori opportunità affinché le imprese possano cooperare in una logica di rete attività e favorire nuovi orientamenti per l’applicazione delle TIC nel settore dell’industria manifatturiera.

Nell’area dedicata alla nanotecnologia emerge l’obiettivo di favorire il consolidamento delle imprese eccellenti nell’ambito delle nanoscienze da una parte e dall’altra di favorire il trasferimento delle tecnologie ai diversi aspetti della vita umana.

Aree energia e ambiente

L’industria europea ha conquistato il primato a livello mondiale in una serie di tecnologie di produzione di energia e di efficienza energetica. Il programma si pone l’obiettivo di rafforzare la tale primato attraverso la collaborazione internazionale tra le PMI.

Il Programma coadiuverà il consumo e la produzione sostenibile, favorendone la crescita attraverso opportunità imprenditoriali e maggiore competitivit. Particolare attenzione sarà data alle tecnologie dedicate all’approvvigionamento di acqua e ai sistemi di smaltimento delle acque reflue, alla chimica sostenibile, all’edilizia e alla silvicoltura in associazione alle rispettive piattaforme tecnologiche europee.

Area trasporti

Gli investimenti nella ricerca sui trasporti si rendono necessari per garantire i vantaggi competitivi delle imprese europee dovuti alla mobilità. L’attività di ricerca sui trasporti dovrebbe migliorare l’accesso delle PMI d’avanguardia ai programmi di ricerca paneuropei e ai vantaggi ad essi collegati.

Area scienze socioeconomiche e umanistiche

Questa area presenta enormi margini di crescita a tal fine le PMI saranno sostenute per partecipare a tutte le aree tematiche, specialmente quelle appartenenti al programma Cooperazione. Questo permetterà loro di essere attori propulsori nella creazione e nella destinazione della conoscenza.

Area salute

L’obiettivo del programma è quello di creare le condizioni affinché la salute dei cittadine dell’Unione Europea possa costantemente migliorare. Inoltre mira a creare i presupposti affinché le imprese operanti nel settore possano acquisire maggiore innovazione e competitività.

Area prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologia

Il campo della bioeconomia è in rapida espansione sia in termini di capacità di creare innovazione tecnologica sia in termini di numero di PMI che gravitano attorno alla ricerca in questo campo. L’obiettivo è quello di creare le condizioni affinché vi possa essere un’elevata competizione tra le imprese ed una rapida attività di ricerca che migliori prodotti e processi produttivi.

Idee

I progetti saranno finanziati in base a proposte avanzate da ricercatori del settore sia pubblico che privato su argomenti della loro scelta e verranno valutati in base all’unico criterio dell’eccellenza secondo la valutazione tra pari.

Persone

Il primo passo che si propone di attivare il Programma è quello del sostegno alla formazione iniziale dei ricercatori. Allo stesso tempo si vuole puntare a creare una cooperazione attiva nel lungo periodo tra l’università, l’industria e le PMI. L’obiettivo è quello di stimolare la mobilità tra i diversi settori e di incrementare la condivisione della conoscenza attraverso partenariati di ricerca congiunti.

Capacità

Area piccole e medie imprese (PMI)

Durante tutto il ciclo di vita del 7PQ le imprese saranno sostenute attivamente per partecipare a tutte le azioni di ricerca. A tale fine si mira a semplificare le regole e le procedure per l’accesso alle diverse azioni. Le regole proposte per la partecipazione al programma prevedono un tasso di finanziamento del 75% per le attività di ricerca e di sviluppo delle PMI, piuttosto che il 50% che si applica attualmente al Sesto Programma Quadro. Ciò dovrebbe rendere la partecipazione al Programma quadro più vantaggioso sotto il profilo finanziario.

Area regioni della conoscenza

Il Programma mira a porre le PMI al centro delle attività di ricerca. Per questo si incoraggeranno gli Stati affinché aumentino i loro investimenti il tale campo perché questo aumenterà da una parte una maggiore competitività delle imprese e dall’altra garantirà un maggiore assorbimento della conoscenza.

Area infrastrutture di ricerca

Le infrastrutture di ricerca costituiscono un importante punto di congiunzione tra mondo dell’impresa e i ricercatori. Il programma mira a rafforzare tale rapporto favorendo allo stesso tempo la nascita di spin-off e nuove start up nel settore. A tal fine si prevede di favorire il consolidamento e la nuova nascita di consorzi tecnologici e di parchi scientifici e tecnologici.

Tali centri strategici per il trasferimento della conoscenza offrono sia migliori possibilità per contatti di ricerca interdisciplinari oppure maggiore attrattiva per imprese ad alta tecnologia. Di conseguenza diverse regioni concorrono spesso per attirare nuovi impianti, il che può rappresentare un’opportunità anche per aumentare l’interazione tra pubblico e privato in materia di finanziamento di attività di ricerca.

Area potenziale di ricerca delle regioni di convergenza

Per la piena realizzazione dello spazio europeo della ricerca nell’Unione allargata, tutte le regioni devono parteciparvi ed essere sostenute. Questa strategia viene confermata anche dalla politica prevista in tale Area che va incontro in maniera determinante alle esigenze e dalle prospettive di crescita delle PMI. Le azioni di questa categoria individueranno i bisogni e le opportunità per rafforzare le capacità di ricerca di centri di eccellenza emergenti ed esistenti.

Area scienza nella società

I giovani ed il mondo dello studio rappresentano un importante bacino al quale rivolgersi affinché siano sostenuti ed incoraggiati ad occuparsi dii studi scientifici. Questo avrà l’effetto nel lungo termine di arrivare a coprire meglio il fabbisogno di personale dell’industria. Si promuoverà inoltre l’avanzamento delle donne nella carriera scientifica, così come la valorizzazione del loro talento professionale e scientifico.

Area sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricerca

Aumentare gli investimenti per la ricerca e per lo sviluppo con l’obiettivo di raggiungere il 3% del PIL nell’UE entro il 2010, i 2/3 del quale dovrebbero provenire da risorse private costituisce una priorità assoluta.
Questo è perseguibile attraverso il rafforzamento del sostegno pubblico alla ricerca e conseguentemente le ricadute che questo ha sugli investimenti privati. L’obiettivo principale è creare un circolo virtuoso tra investimento pubblico ed effetti nel mondo delle imprese.

Area cooperazione internazionale

La cooperazione internazionale è fondamentale nel favorire lo scambio di conoscenza, di esperienze e di casi di eccellenza. I vantaggi per gli Stati dell’Unione Europea sono evidenti. Infatti da una parte la ricerca Europea trarrà vantaggio da tutto ciò che le risorse cognitive produrranno in tutto il mondo e d’altra parte si incentiveranno i paesi in via di sviluppo a rafforzare la consapevolezza dell’importanza della materia scientifica e tecnologica.