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Il Ddl Stabilità è legge: detassazione, bonus 55% e tutte le altre misure

di Noemi Ricci

Pubblicato 9 Dicembre 2010
Aggiornato 18 Settembre 2013 17:31

Approvata Legge di Stabilità: il testo del Ddl passa senza modifiche, respinti gli emendamenti, rifinanziato il bonus 55% per il risparmio energetico.

Il Senato ha approvato il Ddl Stabilità, che diventa così ufficialmente legge, senza modfiche rispetto al testo approvato dalla Camera con 161 voti a favore, 127 contrari e 5 astenuti. Approvata anche la legge di bilancio. Alla manovra sono stati riservati 5,7 miliardi di euro.

Tutti gli emendamenti sono stati respinti, ma sono stati accolti ordini del giorno come quello per inserire neò Milleproroghe) le risorse per il 5xmille IRPEF.

Rifinanziati anche per il 2011 gli ammortizzatori sociali (con un fondo di oltre 1 miliardo) e approvata anche la detassazione del 10% dei salari di produttività.

Sul fronte della formazione arrivano 100 milioni di euro per finanziare le imprese che affidano attività di ricerca o sviluppo alle Università.

Confermata la proroga 2011 della detrazione 55% dalle imposte sui redditi Irpef e Ires delle spese sostenute per aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici già esistenti, con importi ripartiti in dieci rate annuali di pari importo. Una notizia lungamente attesa dalle società di persone e quelle di capitali, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le associazioni tra professionisti.

Ricordiamo che l’agevolazione riguarda la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’edificio fino a 100mila euro di detrazione; per il miglioramento termico dell’edificio o delle singole parti, e per l’installazione di pannelli solari fino a 60mila euro; per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza ovvero con impianti geotermici a bassa entalpia fino a 30mila euro.

Giro di vite sul fronte fiscale con sanzioni più alte in caso accertamento con adesione riferito alle imposte sui redditi, all’Iva, e alle altre imposte indirette, e l’innalzamento delle multe per chi rinuncia a impugnare l’avviso di accertamento o liquidazione o di formulare istanza di accertamento con adesione e anche per le diverse ipotesi di ravvedimento operoso.