Tratto dallo speciale:

Spending Review in Gazzetta Ufficiale, è legge

di Francesca Vinciarelli

9 Luglio 2012 09:15

Il decreto sulla spending review è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, diventando legge: misure in vigore dal 7 luglio 2012.

La Spending Review, ovvero il – decreto recante “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi a i cittadini” – è ormai legge, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

DL di Spending Review

Sono 25 gli articoli del decreto sulla Spending Review, di questi 23 riguardano le disposizioni volte a rivedere e tagliare la spesa pubblica lasciando inalterato il livello dei servizi ai cittadini.

Uno, l’art. 24, è relativo alla sola copertura finanziaria, pari a «3.780,250 milioni di euro per l’anno 2012».

Poi si passerà «a 10.544 milioni di euro per l’anno 2013, a 11.157,150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014, che aumentano a 10.558,328 milioni di euro per l’anno 2013, a 11.207,150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014 ai fini della compensazione degli effetti in termini di fabbisogno ed indebitamento netto».

L’ultimo articolo, il n°25, fornisce la data di entrata in vigore delle misure: il 7 luglio 2012. Gli allegati indicano invece, sotto forma di tabelle, i tagli della Spending Review relativi a beni e servizi per i Ministeri.

Tra le misure del provvedimento, è contemplato il fondo straordinario a favore della ricostruzione delle aree colpite dal terremoto: 165 milioni di euro in due anni (91 milioni nel 2012, 74 milioni nel 2013). Le risorse saranno così ripartite per il 2012:

  • Emilia Romagna 95%
  • Lombardia 4%
  • Veneto 1%

Per il biennio 2013-2014 si attenderà invece di valutare prima i danni effettivi nelle diverse regioni prima di procedere con la ripartizione.

L’altro filone caldo della DL di Spending Review è il reperimento di risorse per finanziare un nuovo provvedimento a sostegno degli esodati: in particolare, si tratta di altri 55.000 lavoratori da salvaguardare rispetto ai 65.000 previsti dal cosiddetto Decreto Esodati, a firma Fornero e Monti.