L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato in questi giorni la Circolare n. 32/E, che fa il punto sugli aspetti fiscali inerenti ad imprenditori agricoli che producono energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche, nonché di carburanti e prodotti chimici derivanti da prodotti del fondo.
In particolare, il documento si occupa di definire il corretto trattamento tributario loro applicato, ricordando le novità introdotte dalla Finanziaria 2006 e successive disposizioni: ampliate le attività agricole connesse, includendo la generazione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti “verdi”.
Ricordiamo che per le attività agricole connesse deriva un reddito agrario e non d’impresa e quindi non viene calcolato su base analitica con un confronto puntuale tra ricavi e costi, ma su base catastale applicando tariffe d’estimo stabilite per ogni qualità e classe, ai sensi dell’articolo 34 del Tuir.
In merito all’energia prodotta tramite pannelli fotovoltaici, nella circolare si ricorda che deve esistere una correlazione tra la produzione di energia e la conduzione del fondo agricolo, poichè in questo caso l’Amministrazione finanziaria ritiene che la produzione di energia mediante pannelli fotovoltaici sia da ritenersi attività connessa atipica. Si sono pertanto resi necessari criteri alternativi che permettono di ricollegare tale attività a quella agricola.
I parametri vengono fissati in base al confronto tra la potenza nominale dell’impianto installato, e alcuni fattori relativi alla attività agricola svolta. Se l’energia prodotta non supera i 200 Kw, questa rientra nel reddito agrario dell’impresa agraria.