Tempo di conteggi e scadenze per le aziende italiane: questi ultimi giorni di aprile sono infatti caratterizzati da una carrellata di adempimenti a carico di contribuenti, imprese e professionisti. Di seguito le date delle principali scadenze fiscali.
1. Dalle ore 10 del 28 aprile si potrà presentare l’istanza sul bonus sicurezza/transazioni web – in via telematica presso l’Agenzia delle Entrate – per godere del credito d’imposta (fino a 3mila euro) per l’installazione di impianti di sicurezza o strumenti di pagamento tramite moneta elettronica.
2. È stato reintrodotto lo scorso anno – dopo 12 anni di sospensione – e scadrà martedì 29 aprile l’obbligo di presentare via web all’Agenzia delle Entrate l’elenco clienti e fornitori relativi alle operazioni effettuate nel 2007. Ad essere interessati sono tutti i soggetti Iva che hanno effettuato operazioni attive o passive certificate da fattura.
3. Sempre il 29 aprile scadono gli adempimenti di bilancio per le società di capitali: nelle Spa e nelle società in accomandita per azioni, deve essere convocata l’assemblea per l’approvazione del bilancio. Per quanto concerne le Srl, l’adempimento riguarda la presentazione del bilancio ai soci.
4. Il 30 aprile sarà invece l’ultimo giorno per:
- presentare il modello 730;
- chiedere il rimborso o la compensazione del credito Iva trimestrale;
- presentare all’amministrazione finanziaria la richiesta di disapplicazione della disciplina dettata per le società non operative e avere l’esito in tempo per il versamento di Unico 2008;
- richiedere l”estromissione degli immobili strumentali nella dichiarazione dei redditi;
- presentare il modello unico di dichiarazione ambientale (inviando il Mud al Catasto rifiuti);
- presentare gli elenchi Intrastat relativi alle operazioni intracomunitarie realizzate nel primo trimestre.
Ricordiamo infine che dal 30 di aprile entreranno in vigore i nuovi limiti imposti alla circolazione dei mezzi di pagamento: non si potranno più accettare pagamenti contanti da 5mila euro in su e ci sarà il vincolo di non trasferibilità per gli assegni (pagando un’imposta di bollo di 1,5 eurosi potranno ottenere quelli liberi).