Riforma Lavoro: obblighi per aziende semplificati

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Settembre 2015
Aggiornato 9 Settembre 2015 09:01

Comunicazioni, procedure, registri, certificati, sanzioni: ecco come cambiano gli obblighi delle aziende nei rapporti di lavoro con il decreto semplificazioni di Riforma Lavoro.

Libri e registri sui rapporti di lavoro in modalità telematica, comunicazioni via web, dimissioni online, procedure semplificate per infortuni e malattie professionali, modifiche alle sanzioni: sono i punti fondamentali previste dal Dlgs sulla semplificazione e razionalizzazione degli obblighi imprese, attuativo della Riforma Lavoro, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 4 settembre. Il provvedimento comprende anche misure per incentivare l’inserimento in azienda delle persone disabili, contrasto al lavoro nero, nuove norme sul controllo a distanza dei lavoratori. Vediamo in particolare gli obblighi per le aziende semplificati.

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Comunicazioni

Tutte le comunicazioni dell’azienda relative a rapporto di lavoro, collocamento mirato, tutela delle condizioni di lavoro, incentivi, politiche attive e formazione professionale, vanno effettuate in via telematica, utilizzando le procedure previste dal decreto Ministero del Lavoro 30 ottobre 2007. Ci penserà poi un nuovo decreto ministeriale, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del dlgs attuativo del Jobs Act, ad aggiornare i modelli per queste comunicazioni. Questo riguarda anche il nulla osta al lavoro subordinato per cittadini extracomunitari nel settore spettacolo.

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Stesso discorso per le dimissioni del lavoratore o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: dovranno essere effettuate esclusivamente online, utilizzando gli appositi moduli che saranno pubblicati sul sito del ministero del Lavoro. Si attende un decreto ministeriale applicativo con la procedura precisa.

Registri

Da gennaio 2017, il ministero del Lavoro terrà in modalità telematica il Libro Unico del Lavoro: sarà un decreto ministeriale a stabilire modalità tecniche per la tenuta e la conservazione dei dati. Previsti poi il potenziamento della banca dati politiche attive e passive e una serie di procedure specifiche, tra cui niente più autorizzazione al lavoro estero e collocamento semplificato della gente di mare.

Obblighi INAIL

Per quanto riguarda gli obblighi formali di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, è prevista maggior collaborazione dall’INAIL, tenuto a mettere a disposizione dei datori di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. Le PMI sotto i 5 dipendenti sono tenute allo svolgimento diretto dei compiti di primo soccorso, prevenzione degli incendi e di evacuazione.

certificati di infortunio e malattia professionale vengono trasmesse direttamente dal medico all’istituto assicuratore per via telematica, con esonero per il datore di lavoro. Sarà direttamente l’INAIL (e non più l’azienda) a trasmettere all’autorità di pubblica sicurezza le informazioni relative a denunce di infortunio mortali o con prognosi superiore a trenta giorni. E’ abolito l’obbligo di tenere il registro infortuni, a decorrere dal 90esimo giorno dall’entrata in vigore del decreto attuativo della Riforma del Lavoro.

Sanzioni

L’omessa o infedele registrazione dati che determina differenti trattamenti retributivi resta punita con una sanzione da 150 a 1500 euro, che salgono a 500-3mila euro nel caso in cui la violazione si riferisca a più di cinque lavoratori e a 1000-6mila euro se i lavoratori coinvolti sono più di dieci. Viene specificato che l’omessa registrazione si riferisce alle scritture contabili complessivamente omesse, non a ciascun singolo dato di cui manchi la registrazione, mentre l’infedele registrazione si riferisce alle scritture di dati diverse rispetto a qualità e quantità della prestazione lavorativa o alle somme effettivamente erogate. Si inaspriscono le sanzioni anche nei casi di mancato pagamento dello stipendio, mancata consegna o inesattezze nella busta paga.