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Quota 102 per un anno e bonus edilizi al 2024: le misure della Legge di Bilancio

di Anna Fabi

Pubblicato 28 Ottobre 2021
Aggiornato 2 Novembre 2021 15:30

Legge di Bilancio approvata: misure transitorie sulle pensioni, taglio tasse rinviato in Parlamento, novità per il Superbonus, detrazioni casa al 2024.

Le ultime novità sono la Quota 102 per un solo anno, il Superbonus per le villette con requisito ISEE, una mini stretta sul Reddito di Cittadinanza, lo stop al Cashback, il Bonus Facciate riconfermato ma al 60%, la proroga dei bonus edilizi al 2024. La Legge di Bilancio 2022 è stata approvato in Consiglio dei Ministri nel pomeriggio di giovedì 28 ottobre.

Il dibattito si era arenato nelle ultime settimane su Riforma Pensioni e del Fisco, con il risultato  finale, in entrambi i casi, di una sorta di rinvio: sulle pensioni c’è una misura di transizione, ossia la Quota 102 per il 2022, in vista di una più complessiva riforma. In ambito fiscale viene creato un fondo per il taglio IRPEF, poi modulato nel corso dell’iter parlamentare della Manovra. Un passaggio che, a causa del ritardo nell’approvazione da parte del Governo (in genere la Legge di Stabilità viene approvata fra il 15 e il 20 ottobre), rischia di essere dimezzato: la Manovra 2022 arriverà in Senato ormai in novembre, per cui potrebbero non esserci i tempi per discuterla in entrambi i rami del Parlamento (alla Camera potrebbe arrivare un testo blindato da voto di fiducia).

La Legge di Bilancio 2022 è una manovra espansiva, da 30 miliardi, le cifre sono tutte già note perché indicate nel Dpb, il Documento programmatico di bilancio approvato lo scorso 15 ottobre dal Governo per l’invio alla Commissione Ue. «Si agisce sia sulla domanda, ma anche molto sull’offerta – spiega Mario Draghi -. Tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti, miglioriamo la spesa sociale, soprattutto per giovani e donne». Il Premier sottolinea che è stata data priorità agli interventi che  «stimolano la crescita». E ricorda che quest’anno il PIL crescerà più del 6%, anzi su questo fronte c’è una sorta di sbilanciamento: «probabilmente ben oltre il 6%». Vediamo dunque i principali capitoli della Legge di Bilancio.

Pensioni

Non c’è l’attesa riforma del sistema previdenziale, solo le proroghe al 2022 di due misure di flessibilità in uscita, ossia Opzione Donna e APE Sociale, oltre al superamento della Quota 100 che diventa Quota 102, ma solo per un anno. Proseguirà dunque il dibattito, sia a livello politico sia con le parti sociali, sulla riforma vera e propria, che sostanzialmente è rinviata. Nel dettaglio, la Legge di Bilancio contiene le seguenti misure pensionistiche:

  • Opzione Donna alle lavoratrici che maturano entro il 31 dicembre 2021 il requisito di età pari a 60 o 61 anni, rispettivamente per dipendenti e autonome, con 35 anni di contributi. Ricordiamo che la scelta di questa forma di pensione anticipata riservata alle donne comporta il ricalcolo interamente contributivo della pensione.
  • APE Social: la misura era sperimentale fino alla fine di quest’anno e viene invece prorogato a fine 2022. Consente il ritiro anticipato di coloro che hanno almeno 63 anni e ricadono in una delle quattro tipologie di lavoratori compresi in questa norma: disoccupati, caregiver, handicap almeno al 74%, mansioni gravose. Ci vogliono 30 anni di contributi, che salgono a 36 per le mansioni gravose.
  • Quota 102: nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Non c’è penalizzazione sul calcolo della pensione.

Fisco

In questo caso, la riforma è stata già impostata con il ddl delega già approvato dal Governo. Si tratta di una legge delega, che dopo l’approvazione del Parlamento sarà attuata dal Governo con i decreti legislativi, nei 18 mesi successivi.

Riforma IRPEF e IRAP

Era previsto che uno degli interventi, il taglio delle aliquote IRPEF, fosse inserito in manovra. Invece, nel ddl del Governo c’è solo il finanziamento della Riforma, con 8 miliardi. L’eventuale intervento sugli scaglioni IRPEF sarà  messo a punto nel corso del passaggio parlamentare oppure, successivamente con un provvedimento specifico. In base alle anticipazioni, il dibattito si dovrebbe concentrare sul taglio del terzo scaglione, corrispondente all’aliquota al 38% sui redditi da 28mila a 55mila euro. Ma al momento, lo ripetiamo, c’è solo il finanziamento della misura. Altre misure previste, che vanno ancora modulate, sono il taglio dell’IRAP, destinata a confluire nell’IRES, e le nuove norme di alleggerimento del cuneo fiscale per le imprese (probabilmente legate alle assunzioni).

Altre misure fiscali

In materia fiscale, ci sono anche la creazione di un fondo da 2 miliardi per mitigare il caro bollette e la proroga di tutte le detrazioni sulle ristrutturazioni e le riqualificazioni energetiche, con alcune rimodulazioni.

  • Superbonus è prolungato al 31 dicembre 2023 per i condomini e le case popolari, utilizzabile nel 2022 anche per villette ed edifici unifamiliari prima casa, se il destinatario dell’agevolazione ha un ISEE fino a 25mila euro. E’ poi previsto un meccanismo di riduzione dell’aliquota del Superbonus nel 2023 e nel 2024.
  • Bonus Facciate, attualmente al 90%, viene prorogato al 2022 ma con aliquota al 60%.
  • Bonus Ristrutturazioni al 50%, Bonus Mobili al 50% (si abbassa però il tetto di spesa fino a 5mila euro), Riqualificazione Energetica al 65% e Bonus Giardini al 36% tutti prorogati fino al 2024. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, sottolinea che la proroga più lunga del solito, è stata pensata per dare certezze agli operatori del settore.
  • Sugar e Plastic tax rinviate al 2023.

Sommando i vari interventi, si arriva a 12 miliardi di taglio tasse nel 2022. Nel corso del triennio, quindi al 2024, il taglio della pressione fiscale vale 40 miliardi.

Ammortizzatori sociali e RdC

  Rifinanziato per il 2022, per il RdC vengono introdotti nuovi paletti per rendere più stringente il legame con le politiche attive. Ad esempio, il beneficiario decade la seconda volta che non accetta una proposta di lavoro congrua.

Ci sono poi 3 miliardi per la riforma degli ammortizzatori sociali, che secondo Draghi “va nel senso dell’universalismo”, ossia prevedendo strumenti per tutti i lavoratori. Le risorse arrivano anche dall’addio al Cashback, già sospeso nel secondo semestre di quest’anno e che adesso non riprenderà nel 2022. Alcune norme sono già contenute nel Decreto Fiscale collegato alla Manovra, come il rifinanziamento della CIG fino alla fine del 2021. In Manovra ci sono nuove misure sulla cassa integrazione, di cui viene ampliato il raggio d’azione (con riferimento ad esempio alle PMI, e al lavoro domestico), la proroga al 2023 dei contratti di espansione e, per quanto riguarda la NASpI, la decurtazione del 3% che scatta dal sesto mese e non più dal quarto, oppure dall’ottavo mese per gli over 50. Viene infine rinforzata la Dis-Coll, cioè la disoccupazione dei lavoratori parasubordinati, allungata a 12 mesi.

Imprese e Lavoro

In breve: proroga degli incentivi trasformazione 4.0 e della Nuova Sabatini, rifinanziamento del Fondo di Garanzia per le PMI, nuove risorse per l’internazionalizzazione delle imprese, rideterminazione dell’esonero contributivo sulle nuove assunzioni con contratto di rioccupazione, potenziamento Ispettorato Nazionale del Lavoro, nuovo fondo temporaneo per il sostegno economico ai lavoratori dello Spettacolo.

Altre misure

Sanità

Ci sono 4 miliardi, che vanno a finanziare il Fondo Sanitario Nazionale. Risorse anche per l’acquisto di farmaci innovativi e di vaccini e farmaci per il Covid-19.

Welfare

Il congedo di paternità diventa strutturale a dieci giorni, mentre viene istituito una sgravio contributivo del 50% per le lavoratrici che rientrano a lavoro dopo la maternità, per una durata massima di un anno, in via sperimentale per il 2022.

Donne

Scende al 10% l’IVA sugli assorbenti. Fondo per la parità salariale di genere. Rafforzata la maternità per lavoratrici autonome e professioniste.

Giovani

Sono rinnovate per il 2022 le nuove agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Sono previste nuove detrazioni fiscali (20% per 4 anni) sulle locazioni stipulate dai giovani (ai giovani tra 20 e 31 anni con reddito fino a 15.493,71 euro) per il contratto di affitto prima casa.

Famiglia

Sono previsti specifici fondi per asili nido e scuole infanzia.

Turismo

Viene istituito un apposito fondo unico nazionale.