La revisione della caldaia è obbligatoria assieme al controllo dei fumi da parte di tecnici abilitati legata alla potenza dell’impianto, con verifica periodica e apposizione del bollino blu per il rispetto della normativa sul risparmio energetico. Il riferimento normativo è il DPR 74/2013 assieme al DLgs 311/2006. La verifica pertanto riguarda sia la manutenzione ordinaria (a scopo di sicurezza) sia il controllo dell’efficienza energetica (verifica fumi). La revisione obbligatoria è annuale per caldaie con potenza termica superiore ai 35 kW e nei condomini con riscaldamento centralizzato, mentre la verifica degli impianti con potenza inferiore il controllo è demandato all’età della caldaia stessa ed al combustibile utilizzato.
Vediamo di seguito una guida per conoscere il funzionamento dell’obbligo di revisione della caldaia, la platea dei soggetti interessati dall’adempimenti ed i costi stimati per il controllo e la manutenzione. In particolare: quando va fatta la revisione della caldaia, cosa è il bollino blu, chi deve sostenere i costi di manutenzione caldaia, quanto si spende per la revisione obbligatoria e ogni quanto tempo va fatta per evitare malfunzionamenti e sprechi di energia.
Revisione caldaia obbligatoria: quando scatta?
Bisogna verificare le indicazioni dell’installatore della caldaia o il libretto d’uso e manutenzione della casa costruttrice. In mancanza di queste indicazioni, si ricorre alle direttive previste dalle norme UNI e CEI. La cadenza periodica della verifica di funzionamento risulta la seguente:
Bollino Blu e libretto caldaia: a cosa servono
Se la revisione della caldaia ed il controllo dei fumi restituiscono esito positivo, il tecnico abilitato (e autorizzato ai sensi del DM Sviluppo Economico n.37 del 22 gennaio 2008) appone il cosiddetto bollino blu che certifica la conformità a norma di legge di tutte le componenti della caldaia. La documentazione va conservata per le eventuali verifiche (libretto della caldaia), onde evitare sanzioni.
Manutenzione e sostituzione caldaia: chi paga?
La revisione della caldaia è un adempimento a carico dei proprietari degli immobili in cui è presente, ma se sono dati in affitto la revisione è a carico degli inquilini. La revisione della caldaia spetta in pratica a chi occupa l’immobile e usufruendo dell’impianto. In caso di guasto, le spese sono a carico dell’inquilino se di piccola entità mentre sono a carico del proprietario se si necessita un intervento straordinario o la sostituzione.
Revisione caldaia e controllo fumi: costi di mercato
La revisione della caldaia obbligatoria non ha un costo fisso, anche se vi sono delle tariffe di mercato più o meno standard sia per la revisione ordinaria dell’impianto sia per il controllo periodico dei fumi emessi: in tutto ci si aggira sui 150 euro al massimo, esclusi eventuali costi per la riparazione o sostituzione di parti danneggiate.
Le ditte che installano le caldaie, in genere offrono ai clienti anche un piano di manutenzione programmata a prezzi ridotti, ad esempio per 3 o 5 anni.