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IMU: quando l’immobile perde l’esenzione

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Febbraio 2019
Aggiornato 21 Febbraio 2019 12:31

Cassazione: senza esenzione IMU gli immobili pubblici adibiti a funzioni istituzionali non proprie, imposta da versare ai Comuni di competenza.

Agenzia del Demanio senza esenzione IMU: tutti gli immobili di sua proprietà devono versare l’imposta ai Comuni di appartenenza. Lo stabilisce la Corte di Cassazione, con una sentenza che riguarda un caso specifico ma con risvolti potenziali di proporzioni enormi: in base al principio stabilito, il Demanio dovrebbe versare l’IMU per immobili che hanno un valore di 62 miliardi di euro  l’IMU.

=> IMU-TASI: la mappa delle aliquote

Le motivazioni dei giudici della sezione tributaria civile rispetto all’esenzione di cui al dlgs 504/1992:

spetta soltanto se l’immobile è adibito a un compito istituzionale riferibile, in via diretta e immediata, allo stesso ente che lo possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale.

E’ il caso del Demanio, che possiede immobili adibiti a compiti istituzionali non riferibili a quelle del Demanio. Il quale, prosegue la sentenza, è un ente pubblico economico dotato di autonomia economica e gestionale, quindi non rientrante nei casi di esenzione. In parole semplici, l’esenzione spetterebbe solo ad immobili pubblici utilizzati per attività istituzionali proprie. Non che riguardano altre istituzioni.

Pensiamo al solo Comune di Roma, sede di numerosi immobili del Demanio (come Palazzo Chigi, per intenderci): senza una nuova norma che chiarisca l’esclusione IMU degli immobili del Demanio, la sentenza di Cassazione stabilisce un precedente che potrebbe comportare un esborso miliardario.