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Investimenti 4.0, un mese di proroga

di Barbara Weisz

23 Giugno 2017 10:30

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Investimenti 4.0 con proroga fino al 31 luglio 2018, sempre con i precedenti paletti: ordine e acconto del 20% entro fine 2017.

Proroga dell’iperammortamento per gli investimenti in digitale delle aziende in chiave 4.0 nel decreto legge per la crescita del Mezzogiorno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 giugno. Le imprese possono acquistare macchinari connessi e software utilizzando l’iperammortamento al 250% fino al 31 luglio 2018, quindi c’è un mese in più di tempo rispetto alla precedente scadenza del 30 giugno 2018. Lo slittamento è contenuto nell’articolo 14 del dl 91/2017.

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Restano ferme le condizioni precedentemente previste: in realtà gli investimenti vanno fatti entro il 31 dicembre 2017. E’ possibile effettuarli entro il 31 luglio 2018 (e non più entro il 30 giugno 2018) a patto che l’ordine sia stato effettuato entro la fine del 2017, con il pagamento di un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione. In pratica, quindi, quella del 31 luglio è la scadenza per la consegna.

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Ricordiamo che in base alle disposizioni applicative dell’Agenzia delle Entrate sulle misure Industria 4.0 introdotte dalla Legge di Stabilità 2017 (commi da 8 a 13, legge 232/2016), la maggiorazione può essere applicata solo a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene e di interconnessione. In pratica, per fruire della maggiorazione, l’investimento deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2017 o 31 luglio 2018 (con le regole sopra esposte), ma poi per applicare la maggiorazione al 150% bisogna fare riferimento all’entrata in funzione e anche all’interconnessione. Fino a quando il macchinario non è anche interconnesso, se ricorrono le condizioni, si può utilizzare provvisoriamente la maggiorazione del 40% (ovvero, il superammortamento al 140%), per poi applicare l’iperammortamento nel periodo d’imposta successivo.

Le associazioni imprenditoriali stanno da tempo chiedendo al Governo di prorogare in realtà l’iperammortamento anche oltre il 2017, ci sono anche proposte per rendere la misura strutturale. Si tratta di una delle agevolazioni fiscali previste dal piano Industria 4.0 inserito in Legge di Stabilità, che prevede anche altri incentivi per le imprese, fra cui il raddoppio dell’aliquota del credito d’imposta ricerca e sviluppo al 50%, prorogato al 2020 e rafforzato, e le agevolazioni per gli investimenti in startup.