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Cartelle Equitalia addio con l’app mobile del Fisco

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 30 Maggio 2016
Aggiornato 9 Marzo 2018 19:18

Un sms sostituirà la cartella esattoriale Equitalia, destinata ad essere cancellata entro il 2018; l'app del Fisco arriverà già a luglio 2016: le anticipazioni di Renzi.

Il futuro delle cartelle di pagamento Equitalia viaggia sul mobile: presto gli avvisi, anche relativi alle scadenze, arriveranno via sms e il debito con il Fisco potrà essere saldato da smartphone, utilizzando l’app mobile. Ad annunciare il cambiamento epocale per il mondo della riscossione è stato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi:

«Equitalia va cancellata entro il 2018, e aggiunge, prima di cambiare il nome, cambiamo il meccanismo. Intanto ti mando per sms tutte le scadenze, poi c’è un’applicazione in cui paghi con un click”.

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Notifiche via sms

Dunque, secondo le previsioni del Governo, presto diremo addio all’attuale sistema di riscossione e daremo il benvenuto alle notifiche del Fisco via sms e a nuove modalità di pagamento, iniziative pensate anche per ridurre i tempi ed evitare gli aggravi che pesano sul contribuente quando entra in gioco Equitalia. La riscossione dei debiti Equitalia iscritti a ruolo verrà quindi semplificata e velocizzata in un futuro non poi così lontano visto che la app, secondo le previsioni, dovrebbe essere rilasciata già dal prossimo luglio. Per il momento però non si riceveranno le cartelle esattoriali via sms, ma solo i promemoria sulle scadenze dei versamenti dovuti, ad esempio quelli relativi alla rateazione del debito fiscale.

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Da sottolineare che, per poter usufruire del servizio mobile, che comprenderà anche molti servizi online utili per i contribuenti, informazioni e metodi di pagamento, bisognerà sottoscrivere una liberatoria in cui si dà il consenso all’utilizzo del proprio numero di telefono.

Equitalia addio?

Per il momento il futuro di Equitalia risulta alquanto incerto, dopo l’annuncio della sua cancellazione entro il 2018 da parte del Premier.

La strada più probabile sembra essere quella di un’integrazione dell’Ente di riscossione con l’Agenzia delle Entrate. Fondamentalmente si tratterebbe di un semplice cambio di denominazione piuttosto che un’eliminazione.

A complicare il tutto c’è il fatto che oggi Equitalia  riscuote non solo i debiti con l’Agenzia delle Entrate, ma anche i debiti contributivi INPS, svolge attività di riscossione per circa 6 mila degli 8 mila Comuni italiani e per altri enti sparsi sul territorio. Senza considerare poi l’aspetto contrattuale, visto che i dipendenti Equitalia sono assunti con il contratto di lavoro del settore bancario con stipendi ben più alti di quelli previsti per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

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L’eventuale addio all’Ente di riscossione, inoltre, non sembra piacere ai sindacati per i quali la presenza dell’Agenzia rappresenterebbe un deterrente e l’eliminazione di Equitalia causerebbe conseguenze sull’evasione fiscale.