Partite le Comunicazioni al Fisco sui conti correnti

di Barbara Weisz

Pubblicato 24 Giugno 2013
Aggiornato 9 Dicembre 2015 09:16

Partita ufficialmente la trasmissione alla nuova Anagrafe del Fisco dei dati su conti, carte di credito e investimenti: ecco il dettaglio completo delle informazioni inviate per i controlli fiscali.
Anagrafe Conti Correnti

Dal 24 giugno banche, poste e intermediari finanziari hanno avviato la trasmissione al Fisco dei dati completi su conti correnti, carte di credito, investimenti e gestioni – movimenti e saldi iniziali e finali: è l‘Anagrafe prevista dal Decreto Salva Italia (Dl 201/2011, art. 11, commi 2,3) e regolamentata dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (leggi i dettagli).

I nuovi dati al Fisco

Ecco un prospetto dei dati comunicati al Fisco, oltre a quelli identificativi (compresi codice univoco ed eventuali cointestatari):

  • Conto corrente e conto deposito di risparmio: saldo contabile di fine anno precedente e di fine anno, importo totale degli accrediti e degli addebiti effettuati nell’anno.
  • Carte di credito e debito: utilizzo del plafond di spesa e fine anno precedente e fine anno, importo totale degli acquisti effettuati nell’anno. Per le carte prepagate ricaricabili, importo totale delle ricariche in corso d’anno, per quelle non ricaricabili, importo totale del valore delle carte acquistate nell’anno.
  • Conto deposito titoli (o obbligazioni): controvalore dei titoli rilevati a fine anno precedente e a fine anno (come da estratto conto), importo totale degli acquisti effettuati nell’anno (esclusi i rinnovi), importo totale disinvestimenti.
  • Gestione collettiva del risparmio: ammontare del contratto di gestione a fine anno precedente e a fine anno, importo totale sottoscrizioni e rimborsi di quote nell’anno.
  • Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali di certificati e buoni a fine anno precedente e a fine anno, importo totale accensioni ed estinzioni in corso d’anno, numero totale dei titoli.
  • Gestione patrimoniale: valore globale del patrimonio a fine anno precedente e a fine anno, importo totale di apporti e prelievi in corso d’anno.
  • Cassette di sicurezza: numero totale degli accessi effettuati nell’anno.
  • Rapporto fiduciario: controvalore rilevato contabilmente a fine anno precedente e fine anno, importo totale distintamente individuato dei conferimenti e dei prelievi effettuati nell’anno.
  •  Conto terzi: saldo contabile a fine anno precedente e fine anno, importo contabile addebiti e accrediti in corso d’anno.
  • Dopo incasso: saldo contabile a fine anno precedente e fine anno, importo totale incassi in corso d’anno.
  • Contratti derivati: importo totale nozionale dei contratti accesi e chiusi nell’anno, numero totale dei contratti stipulati.
  • Prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione: importo totale degli incrementi e dei riscatti della polizza effettuati nell’anno.
  • Acquisto e vendita di oro e metalli preziosi: importo totale di acquisti e vendite effettuati nell’anno, numero totale dei riscatti della polizza effettuati nell’anno.
  • Operazioni extra conto: ammontare delle operazioni nell’anno, numero delle operazioni effettuate.

Esclusi i dati su fondi pensione, portafoglio, cessione indisponibile, depositi chiusi, garanzie, crediti, finanziamenti, patto compensativo, finanziamento in pool, partecipazione, altri rapporti finanziari.

Uso dei dati

Le informazioni su rapporti e movimenti finanziari 2011 saranno comunicatetutte  al Fisco entro il 31 ottobre 2013. Per i dati 2012, il termine ultimo è il 31 marzo 2014. Per gli anni dal 2013 in poi, la comunicazione va effettuata entro il 20 aprile dell’anno successivo.

L’obiettivo, previsto dal testo del Salva Italia, è l’individuazione dei contribuenti a rischio di evasione da sottoporre a controllo. L’Agenzia li utilizzerà, secondo criteri oggetto di specifico provvedimento, per «la formazione di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione».

Utilizzando l’anagrafe dei conti correnti il Fisco può ora effettuare un incrocio di dati. Se il contribuente ha tutta la documentazione sulle proprie movimentazioni, soprattutto extra-conto, avrà maggior possibilità di evitare l’accertamento.
Il Fisco infatti, sulla base di questi dati potrebbe far partire accertamenti fiscali, anche da Redditometro:

=>Vai allo speciale sul Nuovo Redditometro

Il consiglio per il contribuente è di conservare tutta la documentazione possibile su propri movimenti.  Per accertamenti sintetici da Redditometro, infatti, il Fisco convocherà il contribuente per un primo contraddittorio: è il momento in cui dimostrare la provenienza fiscalmente corretta delle somme utilizzate.

Trattamento dei dati

Per garantire la protezione dei dati chiesta dal Garante Privacy (vai ai requisiti) è stato messo a punto il sistema di interscambio Sid (scopri come funziona), infrastruttura automatizzata ad uso degli operatori finanziari che comunicano i dati al Fisco. Unica deroga per i file inferiori a 20 MB in formato compresso, per i quali si può optare per la Posta Elettronica Certificata.

Per la preparazione del file da comunicare – compresso, crittografato e firmato elettronicamente – non ci si può avvalere di terzi e bisogna seguire le regole previste dall’Agenzia delle Entrate. L’invio attraverso il Sid può avvenire per conto terzi, ma con modalità automatizzata e senza accesso ai file.  Alla fase di conservazione nell’Archivio dei rapporti finanziari – fino al 31 dicembre del sesto anno successivo ad ogni anno cui è riferibile la comunicazione – segue la loro cancellazione integrale e automatica.