Conti correnti al Fisco a fine 2012: in arrivo il Sid

di Barbara Weisz

2 Novembre 2012 16:30

La comunicazione dei conti correnti al Fisco slitta a fine 2012, dopo l'entrata in funzione della infrastruttura Sid per un interscambio dati che tuteli la privacy dei contribuenti: le anticipazioni delle Entrate.

Entro fine anno sarà pronto il Sid, ovvero il sistema di interscambio dati che banche e operatori finanziari potranno utilizzare per comunicare all’Agenzia delle Entrate le nuove informazioni su conti correnti e rapporti finanziari come previsto dal Salva Italia (legge 6 dicembre 2011, n. 201).

Lo ha dichiarato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in audizione presso la commissione parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria lo scorso 31 ottobre.

Oltre a fornire precisazioni sulle procedure e tutele per la privacy di Redditometro e Redditest (leggi tutto), Befera ha rilasciato importanti anticipazioni sulle nuove comunicazioni obbligatorie al Fisco sui conti correnti.

In preparazione vi è una apposita infrastruttura tecnologica, chiamata Sid, che sarà pronta entro fine 2012: dunque sembra questa la nuova data (dopo lo slittamento del 31 ottobre) per l’entrata in funzione della misura prevista dal Salva Italia. Il Sid risponde ad alcune delle richieste espresse dal Garante Privacy:

=>Vai al rinvio della comunicazione dei conti correnti al Fisco

Perché il tutto entri in funzione è infatti necessario un provvedimento dell’Agenzia «attualmente al vaglio del Garante per la protezione dei dati personali», di cui si attende il via libera. Si tratta del famoso provvedimento rinviato al mittente dallo stesso Garante nell’aprile scorso, con la richiesta di adeguate misure a tutela della privacy dei contribuenti.

=> Leggi le richieste del Garante al Fisco sui dati bancari

Queste richieste sono state soddisfatte proprio con la messa a punto della nuova infrastruttura Sid, che fra le altre cose prevede un colloquio fra sistemi senza interventi umani (Application to application).

Befera ha anche chiarito che le informazioni verranno conservate in una sezione isolata dell’Anagrafe tributaria, solo per il tempo necessario al loro utilizzo, e saranno utilizzate solo per individuare posizioni a più alto rischio di evasione da segnalare alle strutture operative per i necessari controlli.

In pratica, liste selettive di contribuenti ad alto rischio di evasione IRPEF e IVA, da elaborare secondo criteri specifici.