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Spending review: ecco i tagli per non aumentare l’IVA

di Barbara Weisz

Pubblicato 3 Luglio 2012
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:36

Il Governo incontra le parti sociali sulla spending review: in vista risparmi per cittadini e imprese, blocco tariffe a fine 2013 e sciopero generale dei sindacati.

Continuano i lavori del Governo sulla spending review, che prende sempre più forma negli incontri con gli Enti locali, le parti sociali, i sindacati e le imprese. Si delinea innanzitutto l’entità dei risparmi, che saranno superiori ai 4,2 miliardi necessari per evitare l’aumento IVA di due punti a ottobre.

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha infatti spiegato che si sono aggiunte due priorità a cui rispondere proprio attraverso la spending review: il reperimento delle risorse per far fronte all’emergenza terremoto in Emilia Romagna e per allargare la platea degli esodati da salvaguardare. Monti ha sottolineato che non si tratta di una manovra, ma di un’operazione strutturale che serve a recuperare risorse per evitare gli aumenti IVA.

Due decreti sulla spending review

Da quanto emerge, sembra che in vista ci siano due decreti: il primo, al centro degli incontri con le parti, che è atteso per la prima metà di luglio, che riguarda i tagli degli organici della PA, e un secondo provvedimento nelle settimane seguenti dedicato invece alla riorganizzazione degli Enti locali (qui ci sarebbe ad esempio l’accorpamento delle province).

Per quanto riguarda il capitolo più delicato, la sforbiciata agli organici, sembra confermata la riduzione del 20% dei dirigenti, del 10% degli altri dipendenti pubblici, e del 20% delle consulenze. Secondo le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, per i tagli ai dipendenti si studiano strumenti ad hoc per l’accompagnamento alla pensione, con due anni di mobilità (stipendio all’80%) e la possibilità di andare in pensione con i vecchi requisiti (pre riforma delle pensioni Fornero).

La sforbiciata sugli statali dovrebbe riguardare anche buoni pasto (massimo di 7 euro), stretta su permessi e distacchi sindacali, obbligo di fare le ferie, stretta sulle consulenze e sulle auto blu.

Sulla sanità, in vista c’è una riduzione da 3-3,5 miliardi al 2014, che dovrebbe passare attraverso un taglio all’acquisto di beni e servizi e forse anche sulla spesa dei farmaci.

Potrebbe invece esserci una buona notizia in vista per i contribuenti, cittadini e imprese: un blocco del tariffe (luce, gas, acqua, trasporti) fino alla fine del 2013.

Dibattito sulla spending review

I sindacati, Cgil in testa, si sono presentati all’incontro definendosi pronti allo sciopero generale nel caso in cui il Governo proceda a tagli di organici della PA e a riduzione dei servizi.

Il Governo ha specificato che non prevede tagli lineari ma procederà secondo le più alte priorità e ha aggiunto che non intende eliminare servizi ma ridurre gli sprechi.

Secondo il commissari alla spending review Enrico Bondi, ci sono elaborazioni statistiche per cui si registra nella PA un eccesso di spesa che va dal 25% al 60% dei casi limite.

Il viceministro all’Economia Vittorio Grilli in audizione alla Camera ha spiegato che il Governo procede in considerazione di una situazione di «vera emergenza nel ridisegnare la macchina dello Stato».

Il ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi ha spiegato che i tagli ai dipendenti pubblici saranno fatti sulla base di verifica delle piante organiche, dopo la quale si modulerà un intervento utilizzando appunto due anni di mobilità.

Si ricorda che, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, nel caso in cui il decreto sulla spending review fosse più robusto, fra gli 8 e i 10 miliardi, l’aumento IVA non solo slitterebbe a gennaio 2013 ma sarebbe di un solo punto.