Lavoro nero: da settembre sanatoria sui contributi omessi

di Barbara Weisz

8 Marzo 2024 08:50

Lavoro nero e contributi omessi: dal 1° settembre 2024, ravvedimento senza sanzioni per datori di lavoro e regolarizzazione per l'evasione contributiva.

Il nuovo Decreto PNRR (articolo 30, DL 19/2024) contiene una serie di misure per l’emersione del lavoro irregolare, fra le quali è compresa una sorta di sanatoria per le imprese che regolarizzano spontaneamente la propria posizione versando i contributi.

Introdotti anche nuovi strumenti di ravvedimento in aggiunta a quelli già previsti, con sconti sulle sanzioni per omesso  versamento dei contributi e per evasione.

Contributi omessi: condono sanzioni

Per quanto riguarda il mancato versamento dei contributi, il decreto interviene sull‘articolo 116, comma 8, della legge 388/2000.

Dal 1° settembre 2024, niente sanzione se si provvede spontaneamente al versamento dei contributi omessi o insufficienti, in un’unica soluzione, entro 120 giorni e comunque prima di contestazioni o richieste da parte degli enti impositori.

Finora, invece, era prevista in tuti i casi una sanzione pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti (comunque non superiore al 40% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge); questa regola resta immutata, ma viene esclusa la sanzione a fronte del pagamento entro 120 giorni.

Ravvedimento per evasione contributiva

Per «registrazioni, denunce o dichiarazioni obbligatorie omesse o non conformi al vero, poste in essere con l’intenzione specifica di non versare i contributi o premi mediante l’occultamento di rapporti di lavoro in essere, retribuzioni erogate o redditi prodotti» è prevista una sanzione civile del 30% l’anno, che non può comunque superare il 60% dell’importo dei contributi o premi non corrisposti.

Resta la possibilità di ravvedimento facendo la denuncia entro 12 mesi e pagando poi il dovuto entro i successivi 30 giorni con una sanzione civile pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti, e comunque non superiore al 40% dei contributi omessi.

Introdotta poi una nuova possibilità di versamento, entro 90 giorni dalla denuncia, con una sanzione pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 7,5 punti.

E il pagamento rateale, con sanzioni analoghe a quelle sopra esposte, determinate in base al momento in cui viene pagata a prima rata.

In pratica, se la prima rata si paga entro 30 giorni dalla denuncia si applica il tasso maggiorato di 5,5 punti, se invece il versamento avviene dopo 30 giorni ma entro il termine dei 90 giorni la maggiorazione sale a 7,5 punti.

Sconto per chi aderisce subito

Infine, viene introdotta una nuova ipotesi di regolarizzazione anche successiva all’accertamento.

Se la situazione debitoria viene rilevata d’ufficio oppure in seguito a verifiche ispettive dagli enti impositori, scatta una riduzione delle sanzioni del 50% pagando il dovuto entro 30 giorni dal verbale, anche in forma rateale.