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Logistica green: i vantaggi aziendali della sostenibilità

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Novembre 2014
Aggiornato 4 Novembre 2014 10:52

Investire in efficienza e sostenibilità ambientale significa abbattere i costi di produzione e migliorare la qualità del servizio: vantaggi e strategie per una Logistica green.

Negli ultimi anni la Logistica italiana ha subìto una profonda mutazione in termini di paradigmi e di modelli di business, puntando sempre di più sull’innovazione, non solo delle tecnologie ma soprattutto dei processi, con un occhio di riguardo per la sostenibilità ambientale. Complice di questo cambiamento, la crescente attenzione per l’impatto della produzione e, non ultimo, una congiuntura economica che ha portato le imprese a valutare nuove strategie di rilancio che coniughino benefici a tutto tondo dentro e fuori l’azienda.

Logistica sostenibile

Guardare alla sostenibilità ambientale, oggi, non rappresenta solo un impegno di responsabilità sociale d’impresa ma anche un’occasione per restare al passo con un’evoluzione del business che vede coinvolto in primo luogo il settore Trasporti, ad esempio con l’utilizzo di carburanti innovativi in grado di pesare meno sull’ambiente ma anche di impattare positivamente sul costo finale di prodotti e servizi logistici. Puntare su di una Logistica sostenibile significa dunque contribuire a fronteggiare due grandi problemi dei tempi moderni: il degrado ambientale e la crisi economica. Questo processo ha comportato un’inevitabile metamorfosi del settore: da ruolo operativo a ruolo strategico. Così come le grandi multinazionali (es.: IKEA, San Benedetto, etc.) stanno puntando tantissimo sulla tutela dell’ambiente, anche le PMI stanno dimostrando di aver compreso che la sostenibilità non rappresenta un mero costo aggiuntivo, quanto piuttosto un’opportunità per abbattere costi di produzione, migliorare i ricavi e ritrovarsi più competitive sui mercati.

Le declinazioni in campo logistico sono molteplici e comprendono il ricorso a tecnologie, procedure e attività volte alla riduzione dell’impatto dei vari anelli della Supply Chain: controllo delle emissioni dei mezzi (trasporto su lunghe distanze e distribuzione locale), gestione attenta e riciclo dei rifiuti, organizzazione più efficiente del magazzino, ricorso alla Reverse Logistics, ampio spazio alla intermodalità, ricorso ad innovativi materiali di packaging. Il tutto, con un impatto positivo sulla qualità grazie all’innovazione applicata a processi e prodotti, che in ultima analisi influisce con successo sulla redditività economica.

Tutte ragioni che supportano ancor di più il ruolo strategico, per i servizi B2B di trasporto e logistica, di un partner in grado di garantire un sistematico ricorso ad innovazioni di prodotto e processo realmente green. Tra i casi di successo in tema di Logistica sostenibile spicca l’esperienza di FERCAM, operatore leader in Italia ed Europa che, pienamente consapevole di operare in un settore che ha un evidente impatto ambientale, è fortemente impegnato su questo fronte.

Trasporti sostenibili

Il settore Trasporti è dei più critici per l’impatto ambientale: in un contesto in cui la riduzione di consumi ed emissioni nocive è una priorità, l’elaborazione di piani logistici per ottimizzare il carico dei mezzi senza compromettere il servizio al cliente è fondamentale. I mezzi di trasporto rappresentano uno dei pilastri della Logistica sostenibile e in concreto si può agire lungo molteplici direttrici operative e strategiche, come ad esempio:

  • scelta di motori più efficienti;
  • ricorso a fonti energetiche pulite;
  • adozione di modelli meno inquinanti e di nuove tecnologie per la riduzione di emissioni nocive e dei consumi;
  • formazione degli autisti per una guida più efficace;
  • adozione di sistemi di monitoraggio per ottimizzare l’uso di carburante.

Per comprendere l’importanza di una flotta all’avanguardia, basti pensare che un parco mezzi di veicoli Euro 5 e Euro 6 consente di ridurre di cinque volte le emissioni di particolato e della metà (Euro 5) o di un terzo (Euro 6) quelle di ossidi di azoto rispetto a mezzi Euro 4. Puntando su questi aspetti, FERCAM ha avviato importanti interventi nell’ultimo triennio che hanno portato ad abbattere significativamente  le emissioni: nel 2012, pari a kg 5.300 di CO2 e 2.195 TEP su 1.000.000 di km percorsi; nel 2013, pari a kg 17.490 di CO2 e 1.464 TEP (Tonnellate di Petrolio Equivalente). Buoni anche i risultati sul fronte dei consumi di gasolio: in media è riuscita a ottenere una riduzione annua di 0,20 l/100 km nel 2012 e 0,66 l/100 km nel 2013. Miglioramenti che, sempre su 1.000.000 di km percorsi, hanno portato a un risparmio di 2.000 litri di carburante nel 2012 e 6.600 nel 2013.

Tutti risultati ottenuti grazie ad una gestione attenta del parco mezzi e ad un costante rinnovamento tecnologico, adottando le seguenti azioni:

  • motrici di categoria Euro 5 EEV e Euro 6 (percentuale che si attesta intorno al 10%);
  • sistemi di pianificazione e monitoraggio trasporti;
  • ottimizzazione dei processi di pianificazione trasporti e programmazioni percorsi dal punto di vista dei consumi di carburante e delle emissioni, così da evitare i viaggi a vuoto;
  • mezzi dotati di sistema Track Nav per il controllo satellitare, la definizione del percorso ideale, l’avviso in caso di deviazioni, il monitoraggio dei consumi di gasolio con evidenza delle anomalie;
  • Programma interno di Gestione del Carburante per monitorare, analizzare e adottare opportuni correttivi in termini di uso, costo e caratteristiche, definendo altresì i parametri da analizzare;
  • additivo AdBlu per ridurre le emissioni dei mezzi per mezzi Euro 5;
  • formazione e sensibilizzazione dei dipendenti e del personale viaggiante per una guida sicura e sostenibile (Eco-drive).

Fonti rinnovabili

In termini di sostenibilità, anche le fonti rinnovabili costituiscono oggi una sfida importante per il mondo della Logistica. Ed anche in questo ambito FERCAM ha raggiunto importanti traguardi: grazie ai suoi impianti fotovoltaici di Bolzano, Verona e Milano – rispettivamente di 103,5 kW, 440,91  kW e 475,55  kW – dall’installazione ad oggi ha ridotto le emissioni di CO2 per un totale di 1.483.233 Kg (rispettivamente 221.001 Kg, 789.367 Kg e 472.865 Kg) e 2.549,90  TEP (rispettivamente 258,75, 1.102,28 e 1.188,8). Per fare un paragone pratico, stiamo parlando di quantità di emissioni pari a quelle pro-capite prodotte in un anno in un Comune di circa 1.000 abitanti, considerati gli indici medi in Italia.

Intermodalità

Utilizzare le piattaforme logistiche in modo sostenibile significa anche aumentare l’intermodalità, così da ridurre la congestione sulle strade e ottenere un sistema di trasporto più efficiente. Tornando all’esempio FERCAM, l’azienda ogni anno trasporta circa 15.000 unità di carico con il sistema intermodale ferrovia/strada ottimizzando il ricorso ai mezzi circolanti (fino a 30 tonnellate di capacità di carico utile in più rispetto alla strada), il consumo di risorse energetiche e di emissioni di CO2 (fino al -70% rispetto al trasporto su strada). Traducendo in numeri, nel 2013 solo per i trasporti intermodali gestiti dalla filiale di Sassuolo nel distretto della Ceramica – per attività di Import/Export tra Italia, Germania e Benelux –  è stato ottenuto un risparmio di emissioni di CO2 pari a 6.653.000 Kg.

Recupero

In ottica di sostenibilità ambientale, la gestione dei rifiuti industriali ricopre un ruolo di importanza cruciale. Oltre ad utilizzare quanto più possibile processi produttivi che richiedano un minor utilizzo di materie prime e d’energia, è possibile individuare soluzioni di riuso di materiali destinati allo smaltimento. Anche nella fornitura di servizi di trasporto, ci possono essere opportunità di recupero di materiali: per fare un esempio concreto, FERCAM ha aderito ad Ecopneus, società senza scopo di lucro nata per monitorare e gestire la raccolta, il trattamento e il recupero di larga parte delle oltre 380.000 tonnellate di pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia (PFU).

Risorse idriche

Notevoli risultati si possono infine ottenere con un oculato utilizzo delle risorse idriche, visto che risparmiare acqua è in tutti i settori un primo passo per la tutela dell’ambiente. Un ottimo esempio a cui guardare è il sito FERCAM di Bolzano, con il suo impianto per il lavaggio degli automezzi: un sistema di depurazione dell’acqua permette di riutilizzare le risorse idriche in un ciclo per la maggior parte chiuso. Per ogni lavaggio viene utilizzato l’80% di acqua proveniente dal processo di depurazione e recupero, mentre il restante 20% è prelevato dal pozzo presente in sito, su concessione della Provincia di Bolzano. Un meccanismo che porta ad un risparmio annuo di 6.000 mc di acqua pulita: un bell’esempio di innovazione applicata ai processi produttivi e finalizzata ad una efficace riduzione dell’impatto ambientale.