Tratto dallo speciale:

Lavoro in Manovra 2024: assunzioni agevolate e bonus in busta paga

di Barbara Weisz

27 Dicembre 2023 09:05

Assunzioni agevolate, sgravi, bonus, fringe benefit, premi, congedi, sussidi: tutte le nuove misure in ambito lavoro in vigore dl 1° gennaio 2024.

Nel decreto fiscale approvato assieme alla Manovra 2024 c’è una grossa novità per le assunzioni agevolate: vengono eliminati due importanti incentivi previsti negli ultimi anni, ossia la decontribuzione per assunzioni di giovani under 36 e quella per le donne, sostituite da una nuova super-deduzione sulle assunzioni a tempo indeterminato.

Nel pacchetto Lavoro in Legge di Bilancio ci sono anche il rinnovo del taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro, la detassazione dei premi di produttività, l’innalzamento della soglia dei fringe benefit, il rinnovo dei contratti pubblici, la proroga del sussidio ISCRO per gli autonomi, il potenziamento del congedo parentale indennizzato a certe condizioni e la decontribuzione in busta paga per alcune lavoratrici madri (bonus mamme).

Vediamo con precisione le misure 2024 che riguardano il mondo del lavoro.

Super-deduzione per assunzioni a tempo indeterminato

Dal 2024 è applicabile un aumento fino al 20% del costo ammesso in deduzione per nuove assunzioni che aumentino gli addetti in azienda, calcolati su base annua. Si tratta di una misura che si inserisce nel percorso “più assumi meno paghi” intrapreso l’anno scorso dal Governo Meloni.

La deduzione è pari al 120% per tutte le nuove assunzioni stabili ed al 130% per alcune specifiche categorie di lavoratori  “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea:

  • persone con disabilità;
  • minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;
  • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

Come beneficiari, la super-deduzione spetta a titolari di reddito d’impresa, imprese individuali (comprese le familiari e coniugali), società di persone, autonomi esercenti arti e professioni.

I soggetti ammessi a super-deduzione devono aver esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e le assunzioni, per essere agevolate, devono comportare un aumento della base occupazionale rispetto all’anno precedente.

La misura sostituisce quelle attualmente riservate ai soli giovani e alle sole donne (che sono abolite), mentre è compatibile e cumulabile alla Decontribuzione Sud per le assunzioni nel Mezzogiorno (quindi questo incentivo resta).

Taglio del cuneo fiscale 2024

La parte del leone, in materia di misure per il lavoro, spetta alla proroga 2024 del taglio del cuneo fiscale, che vale circa 10 miliardi. Non ci sono sorprese rispetto a quanto già anticipato: riduzione del 7% della quota di contributi a carico del lavoratore per i redditi fino a 25mila euro, al 6% per le RAL fino al 35mila euro riparametrati su base mensile.

Per le lavoratrici con almeno due figli, viene introdotto un nuovo bonus mamme in busta paga, ossia un esonero al 100% della quota di contributi a carico del dipendente: la decontribuzione prosegue fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore ed arriva alla maggiore età nel caso di almeno tre figli.

Premi di produttività e fringe benefit

C’è la proroga della tassazione agevolata al 5% dei premi di risultato fino a 3mila euro per redditi fino a 80mila euro. Novità invece sui fringe benefit, per i quali viene strutturalmente alzata la soglia di detassazione: attualmente è pari a 258 euro (in via ordinaria), mentre per effetto della disposizione in manovra sale a mille euro. E c’è un ulteriore incremento, a 2mila euro, per i genitori con figli a carico.

Rinnovo contratti del pubblico impiego

Per i dipendenti pubblici, sono stati finanziati i rinnovi contrattuali con 7 miliardi di euro, di cui 2 vanno al comparto sanità. Qui, c’è anche una misura che prevede la detassazione di straordinari e premi di risultato legati agli obiettivi di abbattimento delle liste attesa.

Congedo parentale

Novità sul congedo parentale: confermata l’indennità all’80% di uno dei mesi di congedo già prevista lo scorso anno, si aggiunge un altro mese con indennità maggiorata, questa volta al 60%.

In entrambi i casi, si tratta di un incremento dell’indennità applicata a mensilità già previste. E in entrambi i casi la maggiorazione scatta solo se il mese di congedo viene preso entro i primi sei anni di vita del bambino.

ISCRO autonomi

Infine, in materia di ammortizzatori sociali, c’è un novità per i lavoratori autonomi: viene prorogata per altri tre anni e potenziata l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), che spetta agli autonomi a fronte di un calo di reddito.