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DL Sviluppo e Bonus 55% dopo il richiamo UE

di Noemi Ricci

Pubblicato 11 Ottobre 2011
Aggiornato 18 Settembre 2013 17:30

Spunta l'ipotesi di proroga alle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica per adeguarsi alle direttive della UE, che richiama l'Italia per inosservanza normativa.

In attesa di conoscere le misure definitive inserite nel Decreto Sviluppo spunta l’ipotesi di una proroga triennale al bonus del 55% per gli interventi di riqualificazioni energetica sugli edifici esistenti, in scadenza al 31 dicembre 2011.

Il Ministero delle Sviluppo Economico avrebbe deciso di inserire nel pacchetto di misure del Decreto Sviluppo tali agevolazioni fiscali per il rilancio della crescita in Italia, incentivando gli investimenti ecologici, sostenendo l’industria di settore e l’innovazione tecnologica.

Il bonus fiscale del 55% però subirà alcune modifiche con l’introduzione nel nuovo DL Sviluppo: verrà infatti introdotto il limite di spesa massima in detrazione, con differenziazione in base all’intervento effettuato. Ci sarà dunque un tetto massimo per gli euro/m2 in caso di istallazione di pannelli solari, di euro/kW per le caldaie e così via. Verrà inoltre rivisto l’ammontare massimo delle spese ammissibili in detrazione.

Tutto questo si ricollega anche alla necessità di adeguarsi alle direttive UE (riduzione dei consumi al 2020): la Commissione UE ha richiamato l’Italia per l’inefficienza energetica degli edifici chiedendo formalmente al nostro Paese «di conformarsi all’integralità delle norme in materia di rendimento energetico dell’edilizia».

L’obiettivo UE è ottimizzare le risorse energetiche riducendo gli sprechi, anche accompagnando ogni immobile dal relativo attestato di certificazione energetica (ACE). A questo si aggiunge una misura ispettiva, per controllare periodicamente la reale conformità alle normative europee e nazionali, ancora mancante nel nostro Paese. Così l’Unione ha chiesto la sua l’adozione antro due mesi pena la notifica alla la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Tornando al Decreto Sviluppo, sempre con lo scopo di rispettare gli obiettivi 2020 della UE, è possibile anche la reintroduzione delle detrazioni per elettrodomestici ad alta efficienza e per le pompe di calore.

Ovviamente sono previste percentuali di detrazione diverse, ad esempio per la sostituzione di finestre volta alla migliore coibentazione o di piccole caldaie ad alta efficienza, la riduzione prevista è del 41%.