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Stipendi a rate nelle PMI

di Francesca Vinciarelli

4 Marzo 2013 09:40

La metà delle PMI italiane non riesce a pagare gli stipendi dei dipendenti, optando per la rateizzazione: in aumento insolvenze e protesti, in calo fatturato e incasso fatture, il ritardo nei pagamenti dalla PA e la crisi di liquidità bancaria chiude il cerchio.

La PMI italiane sono sempre più oppresse dalla crisi economica che attanaglia l’Italia e  circa la metà fa fatica a pagare gli stipendi dei dipendenti: in molte scelgono l’opzione a rate.

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Le aziende sono sempre più indebitate, il problema insolvenza aumenta e si fa fatica ad onorare assegni bancali, assegni postali, cambiali, vaglia e ogni altra forma di restituzione di denaro o di pagamento, tanto che il numero di protesti è salito in maniera vertiginosa.

Secondo la CGIA, le insolvenze hanno superato i 95 miliardi di euro se si considera lo scorso 2012, e i titoli di credito non coperti dalle aziende hanno registrato un trend di crescita del 12,8%, con una parallela crescita delle difficoltà bancarie che hanno raggiunto quota +165%.

E l’incertezza politica non aiuta di certo, in un quadro complessivo che con il passare del tempo diventa sempre più drammatico (vai allo Speciale Elezioni 2013).

Le cause delle enormi difficoltà delle imprese? In primis un calo del fatturato dovuto alla crisi. E poi l’immancabile ritardo dei pagamenti dalla PA, che troppo spesso si configura come un vero e proprio “blocco” dei pagamenti stessi, nonostante le formule previste oggi dalla normativa vigente per limitare i danni:

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A mandare in crisi le aziende è anche la sempre maggiore difficoltà di reperire liquidità dalle banche, tanto, in casi sempre più frequenti, da non poter pagare neppure gli stipendi ai propri dipendenti.

In questo ambito crescono, purtroppo, le aziende che da qualche mese stanno dilazionando il pagamento degli stipendi rateizzando le retribuzioni.