ANIE Confindustria spiega come le reti d’impresa comportino per le PMI una vantaggio in termini di competitività sui mercati, nazionali ma anche internazionali.
Se ne è parlato nel corso di un incontro con Fulvio D’Alvia, direttore RetImpresa (Confindustria). Un’occasione per fare il punto sulle potenzialità del contratto di rete per le aziende associate.
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I contratti di rete permettono alle PMI di superare i limiti dimensionali, soprattutto in ottica di innovazione ed internazionalizzazione. Ad oggi, i contratti stipulati sono già oltre 600, aggregando 2.800 imprese.
A differenza di altre forme aggregative, il contratto di Rete consente alle imprese di cooperare con realtà attive in Regioni differenti, superando la logica territoriale legata al distretto di appartenenza.
Secondo Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di ANIE Confindustria, lo sviluppo delle Reti è assolutamente cruciale in questo momento in cui è necessario aumentare la competitività del sistema produttivo italiano, composto per la quasi totalità da piccole e medie imprese, per portare il Paese fuori dalla crisi ed avviare il percorso di ripresa economica.
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“Una Federazione come la nostra ha come mission quella di offrire alle aziende socie opportunità di confronto continuo per la crescita e il successo sui mercati. Come luogo di incontro privilegiato per le aziende socie, ANIE si mette a disposizione come incubatore per identificare obiettivi e percorsi comuni delle imprese potenzialmente orientate a collaborare con altri soggetti, mettendo in campo un sistema di “accompagnamento” che parta dall’analisi dei fabbisogni e giunga fino all’avvio definitivo della Rete” ha spiegato Portaluri.
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“L’obiettivo di Confindustria è poi quello di lavorare per consentire alle reti maggiori agevolazioni nell’accesso al credito in un momento in cui è più difficile per le aziende ottenere finanziamenti. La prospettiva delle rete potrebbe essere una risposta”, ha quindi concluso il direttore ANIE.