Pmi e clienti 2.0, Aberdeen analizza il mercato ICT

di Chiara Bolognini

12 Giugno 2008 17:45

Mercato ICT, Pmi e Clienti 2.0, i cardini del Rapporto Abardeen 2008 sul Mercato ICt e sulle implicazioni del Web 2.0 sul Business. Europa ed Usa a confronto

La società di analisi Aberdeen ha pubblicato il Report sul mercato ICT nel 2007, su dati elaborati e rilasciati nel 2008. Tre gli ambiti di analisi: macroarea geografica (Europa, America, Asia), dimensione aziendale (microimprese, Pmi, corporate) e andamento temporale.

Dai dati del Report, Abardeen ha poi estrapolato lo studio Customer 2.0: The Business Implications of Social Media, secondo cui al centro dell’attenzione per piccole e medie imprese c’è, l’attenzione per l’HCM (Human Capital Management) ossia la gestio ne del potenziale delle risorse umane, intese non solo come talenti e forza lavoro ma anche come clienti sempre più attivi e “interattivi”, i cosiddetti clienti 2.0.

Il modello che consentirà di vincere la sfida dell’interazione nel 2008, secondo Aberdeen, sarà quello rappresentato dal Saas (Software-as-a-service), indirizzato soprattutto alle Pmi.

Se si guarda ai tre segmenti EAI (Enterprise Application Integration), VoIP e documentale le differenze tra le aziende di Europa e America è evidente.

Queste le cifre: l’EAI in Europa è presente nel 10% delle medie aziende e nel 3% delle piccole, mentre in Nordamerica è praticamente (0%). Per il VoIP, invece, in Europa sono soprattutto le grandi aziende a fruirne in host (38%), mentre in America i maggiori utenti sono le piccole imprese (32%).

Il documentale, infine, si conferma in crescita. In Europa, In-House è adottato dalle Pmi (35% delle medie e 44% delle piccole), con IBM al secondo posto (21% e 22%) e tracce di Hummingbird, Open-Text, Xerox. Invece, Iron Mountain risulta il “leader” statunitense, ma impiegato da appena il 2% di aziende piccole e medie.

Se si guarda al groupware è Microsoft a dominare, con una penetrazione tra l’80 e il 90%, Lotus/IBM si piazzano seconde mentre Novell è terza. Per i database, strappa qualcosa a Microsoft e IBM Oracle, scelta dal 15% delle medie aziende e dal 6% delle piccole.

Infine, anche nei sistemi operativi, Microsoft stravince con l’82% nelle aziende medie e l’87% nelle piccole.