Tratto dallo speciale:

Fase 2 Veneto: regole per la riapertura

di Anna Fabi

20 Aprile 2020 07:03

Il progetto della Regione Veneto per gestire la Fase 2 permettendo la riapertura delle attività produttive garantendo la sicurezza dei lavoratori.

Riaprire il prima possibile, seppure rispettando le direttive degli esperti, facendo in modo che le aziende possano operare in totale sicurezza tutelando i lavoratori, i titolari e i fornitori. Con questo obiettivo, la Regione Veneto traccia le linee del progetto “FASE 2 – Riapertura delle Attività Produttive”, concordato con Azienda Zero e messo al vaglio delle parti sociali.

=> Veneto: nuovi aiuti per lavoratori e famiglie

Gli obiettivi principali sono tre:

  • supportare le aziende nella fase della riapertura delle attività produttive;
  • definire una serie di linee guida di prevenzione per garantire la salute pubblica attraverso il “manuale della riapertura”;
  • acquisire evidenze scientifiche realizzando un Progetto Pilota su una ventina di aziende del territorio (per un numero complessivo di 3 mila lavoratori), in modo tale da raccogliere indicazioni epidemiologiche, organizzative e di processo.
Con questo Piano – commenta il Governatore Luca Zaia su Facebook – riteniamo di aver equilibrato due esigenze primarie come la salute della gente e la ripresa del lavoro. Abbiamo pensato prima di tutto ai lavoratori, perché saranno loro il vero cuore della ripartenza e per nessun motivo al mondo dovranno essere esposti a rischi inutili. Se non si è in grado di garantirli, allora non si apra.”

In sintesi, il progetto si articola in tre fasi:

  • individuazione in ogni azienda di un Covid-Manager come figura di riferimento dell’intero processo;
    definizione di un Piano aziendale dei “rischi Covid”;
  • definizione e applicazione rigorosa di dieci indicazioni operative da attuare in azienda.

In merito a quest’ultimo punto, ecco il decalogo previsto dall’amministrazione regionale per garantire la massima protezione ai lavoratori: