Sanatoria immigrati: riaperti i termini per la domanda di emersione

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 10 Dicembre 2012
Aggiornato 29 Ottobre 2013 16:42

Nuovo termine per presentare la domanda di emersione per i lavoratori extracomunitari impiegati in nero. Il Ministero riapre i termini della sanatoria immigrati, ma solo a determinate condizioni: ecco quali.

Il Ministero dell’Interno, con la circolare prot. 7529 del 4.12.2012, ha concesso ai datori di lavoro che abbiano versato il contributo forfettario di 1.000 euro più tempo per inviare la domanda di emersione per i lavoratori extracomunitari, il cui termine era scaduto il 15 ottobre 2012.

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A fronte del grande numero di datori di lavoro che hanno versato il contributo ma non hanno inviato telematicamente la domanda di emersione correlate, il Ministero ha riaperto i termini: possibile regolarizzare la propria situazione e quella del lavoratore assunto a partire dal 10 dicembre 2012 fino al 31 gennaio 2013.

L’idea di fondo è che il versamento effettuato dai datori di lavoro rappresenti una loro espressa volontà di regolarizzare il rapporto di lavoro con il cittadino extracomunitario precedentemente occupato in nero.

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Nel caso non sia proceduto a presentare la domanda per interruzione del rapporto di lavoro o per causa di forza maggiore sopravvenuta (decesso della persona o cessazione dell’azienda), è possibile optare per il subentro di un componente del nucleo familiare del lavoratore o dell’azienda, purché vengano mantenuti i requisiti previsti dalla norma.

Qualora non vi sia possibilità di subentro, il lavoratore potrà comunque ricevere un permesso di soggiorno per attesa occupazione.

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La domanda di emersione va presentata per via telematica, collegandosi al sito del Ministero dell’Interno. Non è necessaria una preventiva registrazione, le credenziali da utilizzare sono:

  • codice fiscale o partita IVA riportati nel modello F24 utilizzato per versare l contributo forfettario (da inserire nel campo “mail utente”);
  • numero del documento identificativo del lavoratore, anch’esso indicato nel modello F24 (da inserire nel campo per “password”).

Per maggiori informazioni vai al sito del Ministero dell’Interno.