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Accesso al credito, continua la crisi

di Noemi Ricci

6 Agosto 2009 09:00

Non migliora la situazione per l'accesso al credito da parte delle imprese, anzi secondo l'Osservatorio Confcommercio è diminuita la quantità di denaro resa disponibile dalle banche e sono aumenti i costi

Ancora critico l’accesso al credito per le imprese italiane, stando a quanto emerso dall’Osservatorio sul credito realizzato da Confcommercio, in collaborazione con Format Ricerche di Mercato, relativo al secondo trimestre 2009.

Una situazione peggiore di quella rilevata nel trimestre precedente.

Secondo il rapporto sul credito e sul fabbisogno finanziario delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi Confcommercio-Format il 58,7% delle imprese è autosufficiente rispetto alle proprie necessità finanziarie, il 32,2% ha qualche difficoltà e il 9,1% non è in grado di farvi fronte.

I maggiori disagi si avvertono al sud e al centro, mentre al nord la percentuale di imprese che sono riuscite ad affrontare le proprie necessità finanziarie autonomamente è più alto.

Nel secondo trimestre 2009 è risultato inoltre in aumento la domanda di credito con il 34,6% delle imprese che hanno richiesto un fido o che hanno cercato di rinegoziarne uno già esistente, nel primo trimestre erano 27,7%. Il 64,2% delle domande è stato accolto con cifre pari a quanto richiesto o superiori, l’8% ha ottenuto una somma inferiore e il 7,3% è stato rifiutato.

C’è poi un 13,7% che è ancora in attesa di risposte ed un 6,8% che ancora non si sono rivolte al sistema bancario ma dichiara di averlo in programma per il prossimo trimestre.

Diminuisce, rispetto al primo trimestre, il credito erogato dalle banche secondo il 29,3% delle imprese, mentre la situazione sarebbe migliore per l’11,8%. La durata temporale del credito è migliorata invece per il 6,1% delle imprese e perggiorata per il 20,5%.

Peggiora infine il costo dei finanziamenti resi disponibili dalle banche per il 25,1% contro un 24,4% che ha visto invece un miglioramento delle condizioni. L’indicatore congiunturale relativo al costo dei finanziamenti erogati da parte delle banche, raggiunge quota -0,7 peggiorando rispetto al primo trimestre quando faceva registrare un +5,0.