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Bonus 1000 euro di maggio: tutte le regole

di Barbara Weisz

Pubblicato 28 Maggio 2020
Aggiornato 7 Giugno 2022 15:09

Proroghe, nuovi bonus, nuove categoria di aventi diritto, allargamento platea in alcuni casi: sintesi ragionata delle proroghe e dei nuovi bonus aprile e maggio, da 500 a mille euro del dl Rilancio.

Fra i lavoratori che hanno avuto diritto al bonus di 600 euro di marzo alcuni hanno avuto solo una proroga per aprile, altri una nuova indennità per aprile e maggio sempre pari a 600 euro, altri ancora un nuovo bonus aprile di 500 euro, e infine ci sono categorie che oltre alla proroga di aprile hanno un nuovo bonus maggio che sale a mille euro. E sono poi state previste nuove tipologie di lavoratori con diritto a un bonus di 600 euro per marzo e aprile. per quanto riguarda infine i professionisti iscritti alle casse private, c’è la proroga in aprile e maggio, per l’attuazione è previsto un decreto ministeriale attuativo. Vediamo un riepilogo delle regole contenute nel dl Rilancio per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

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Partite IVA

I professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che avevano il bonus di 600 euro di maggio in base all’articolo 27 del dl 18/2020, hanno la proroga in aprile (senza presentare domanda), e un nuovo bonus di mille euro in maggio a patto che però abbiano ulteriori requisiti. In base al comma 2 dell’articolo 84 del decreto Rilancio, devono aver subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto allo stesso periodo 2019.

I professionisti iscritti agli ordini, invece, hanno il bonus previsto in marzo dall’articolo 44 del Cura Italia anche in aprile e maggio, in base all’articolo 78 del decreto Rilancio, ma per conoscere quantificazione e modalità di domanda devono aspettare il decreto ministeriale del Lavoro. In base alle anticipazione fornite dallo stesso governo, saranno altri 600 euro in aprile e mille euro in maggio.

Collaboratori coordinati e continuativi

Anche questa platea di lavoratori in marzo è stata prevista dall’articolo 27 del Cura Italia, il nuovo decreto Rilancio prevede la proroga di 600 euro in aprile e un bonus di mille euro in maggio a condizione che non siano titolari di pensione, non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (requisiti già previsti per il bonus marzo-aprile), e che abbiano cessato il rapporto di lavoro al 19 maggio 2020, data di entrata in vigore del decreto Rilancio.

Artigiani e commercianti

I lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS (artigiani e commercianti), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che hanno avuto il bonus marzo in base all’articolo 28 del dl 18/20202, hanno la proroga dei 600 euro in aprile senza presentare domanda, mentre non hanno diritto ad alcun bonus in maggio.

Stagionali del turismo

I lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimento termali che hanno cessato involontariamente il lavoro fra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che a quest’ultima data non siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente e che non abbiano una pensione, i quali hanno avuto il bonus marzo in base all‘articolo 29 del dl Cura Italia, hanno la proroga dei 600 euro in aprile. Il bonus aprile spetta anche se sono in somministrazione, sempre che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, e che non siano titolari di lavoro dipendente, pensione, o NASPI al 19 maggio 2020. A questa stessa platea è riconosciuto anche in maggio un bonus di mille euro: il requisito è che al 19 maggio 2020 non devono essere titolari di pensione, di rapporto di lavoro dipendente, di NASPI.

Operai agricoli

Gli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, che in marzo hanno preso i 600 euro in base all’articolo 30 del cura italia, hanno un bonus di 500 euro in aprile, senza presentare nuova domanda. Non hanno invece indennità in maggio.

Lavoratori dello spettacolo

C’è un bonus di 600 euro per aprile e maggio con platea allargata rispetto a quella prevista in marzo. Hanno diritto alla nuova indennità (comma 10, articolo 84, del dl rilancio), i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, non titolari di pensione, con almeno sette contributi giornalieri versati nel 2019, cui deriva un reddito non superiore ai 35mila euro. Il bonus marzo è stato previsto invece (articolo 38 dl 18/2020) con almeno 30 contributi giornalieri fino a un reddito di 50mila euro. i criteri per il bonus di aprile e maggio, dunque, coinvolgono un numero maggiore di aventi diritto.

Nuovi platea bonus aprile e maggio

Ci sono alcune categorie di lavoratori dipendenti e autonomi che hanno diritto a un nuovo bonus di 600 euro per aprile e maggio. Devono aver cessato, ridotto o sospeso l’attività o il rapporto di lavoro a causa del Coronavirus, e appartenere alle seguenti categorie:

  • dipendenti stagionali di settori diversi da turismo e stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
  • lavoratori intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 81/2015, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Dovevano essere già iscritti alla gestione separata INPS al 23 febbraio 2020, con accredito di almeno un contributo mensile;
  • incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 114/1998, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5mila euro, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata INPS al 23 febbraio 2020, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Questi lavoratori per aver diritto al bonus aprile e maggio non devono avere un rapporto di lavoro subordinato (diverso da quello intermittente) in essere alla data di presentazione della domanda, e non devono percepire pensione.

Tabella riassuntiva

Riassumiamo in tabella tutte le regole sopra esposte, che consentono di fare un confroto fra i bonus di marzo, aprile e maggio

Bonus marzo Bonus aprile Bonus maggio
Partite IVA gestione separata INPS 600 euro 600 euro 1000 euro
Collaboratori coordinati e continuativi 600 euro 600 euro 1000 euro
Artigiani e commercianti 600 euro 600 euro
Professionisti iscritti agli ordini 600 euro da definire da definire
Stagionali del turismo 600 euro 600 euro 1000 euro
Operai agricoli 600 euro 500 euro
Lavoratori dello spettacolo 600 euro 600 euro 600 euro
Stagionali di settori diversi da turismo e stabilimenti termali 600 euro 600 euro 600 euro
Lavoratori intermittenti 600 euro 600 euro 600 euro
Lavoratori autonomi occasionali 600 euro 600 euro 600 euro
Venditori a domicilio 600 euro 600 euro 600 euro

Molto in sintesi, ricordiamo che i lavoratori per i quali è stata prevista la proroga in aprile dovrebbero aver già ricevuto il pagamento dei relativi 600 euro. C’è una scadenza importante, il prossimo 3 giugno, per coloro che hanno diritto al bonus di marzo e non lo hanno ancora chiesto. Se non fanno domanda entro il 3 giugno perdono il diritto. E, vista l’automaticità della proroga, non incasseranno nemmeno il bonus di aprile.