Offerte di Lavoro in Italia: il 30% nel Turismo

di Anna Fabi

Pubblicato 11 Luglio 2018
Aggiornato 13 Luglio 2018 13:00

Il settore del Turismo fa da traino per l'occupazione in Italia, soprattutto tra i giovani che puntano a sfruttare la stagione estiva per accrescere la propria professionalità.

Secondo quanto emerso dall’Osservatorio CornerJob sul mercato del lavoro, nel secondo trimestre 2018 oltre la metà degli under 30 (56%) iscritti alla piattaforma di mobile recruiting è in cerca di un’occupazione (con un calo di 14 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell’anno quando la percentuale in questa fascia di età era quasi del 70%) e la maggior parte di essi ha meno di un anno di esperienza.

Recruiting: identikit dei candidati

Sono numerosi i giovani sotto i 30 che puntano a sfruttare la stagione estiva per accrescere la propria esperienza professionale, soprattutto nel settore del turismo, e il fatto che la percentuale degli under 30 che cerca lavoro sia diminuita lascia pensare che non siano pochi quelli che hanno trovato occupazione.

Analizzando invece la fascia d’età compresa tra i 31 e i 45 anni in cerca di lavoro non si segnalano variazioni sostanziali rispetto al trimestre precedente e la percentuale rimane al 23% (-2% rispetto al Q1). Al contrario si registra un aumento della quota degli over 45, ovvero di coloro che si trovano nella fascia centrale della propria vita professionale, la cui percentuale si assesta al 16% del totale (+10% rispetto al Q1).

Fa riflettere che una quota molto alta (quasi il 44%) di chi cerca un’occupazione sia costituita da donne le quali sembrano un molti casi puntare sulla flessibilità prevista da contratti a termine, part time o lavoro occasionale per riuscire a conciliare tempo di lavoro e famiglia.

Anche gli uomini tuttavia sembrano abbandonare sempre di più l’idea del posto fisso per abbracciare progetti professionali più articolati e dinamici. Difficilmente si pensa di rimanere nella stessa azienda per più di tre-cinque anni.

Offerte di lavoro trainate dal Turismo

Le maggiori opportunità di lavoro si registrano in Lombardia (27%, -1% rispetto al Q1), a seguire il Lazio (26% del totale, +5% sul Q1), l’Emilia Romagna a quota 10%, il Veneto al 9% e Piemonte e Campania a quota 8%. Dalla Lombardia arriva anche il maggior numero di candidati (43% del totale), seguita dal Lazio (32%) e dal Veneto (12%).

A livello settoriale i più vivaci risultano i settori della ristorazione e del turismo: le posizioni in ambito turismo e HoReCa, con uno share del 31% ed una crescita del +6% guidano le offerte di lavoro del Q2 2018. Seguono le offerte nel manifatturiero (24%) e nel commerciale (13%). Stesso podio anche dal punto di vista della ricerca di lavoro, con i candidati che puntano soprattutto sul settore turismo-HoReCa con il 35% (+10% rispetto al Q1), seguito dal manifatturiero (17%) e dal commerciale (12%).

Ovviamente ad influenzare questo andamento sono in gran parte fattori stagionali ma, puntualizza Eva Maggioni, Head of Sales & Strategy di CornerJob:

Nel trimestre appena concluso troviamo conferma di quanto i millennials abbiano sviluppato un mindset diverso rispetto alle generazioni precedenti. Scelgono i settori che sono le colonne portanti del Made in Italy: turismo e manifatturiero. Settori che, forse più di altri, offrono la possibilità di una crescita e di esperienza di ampio respiro non solo dal punto di vista professionale.

Che il turismo sia un settore cardine per l’economia italiana non è una novità, ma è interessante osservare la grande trasformazione che ha saputo compiere. Ha investito nell’innovazione e nella diversificazione. Ha abbracciato territori nuovi e, tra di essi, ha creato vaste aree di intersezione. Creando offerte e prodotti che coniugano, ad esempio, cultura ed enogastronomia, arte e sport, salute ed entertainment. Ha favorito lo sviluppo di un fitto tessuto micro-imprenditoriale che ha fatto del “prodotto Italia” un’eccellenza sempre più riconosciuta su scala globale. E non parlo soltanto del segmento – per quanto in crescita esponenziale – dell’alta gamma, ma dell’intero settore.
Tutto ciò chiaramente non solo ha dato una grande spinta all’occupazione, ma ha anche innescato un processo evolutivo delle varie professioni legate all’attività turistica. Questo è un cambiamento culturale non da poco. Anche stare dietro a una reception o lavorare tra i tavoli di un ristorante, nella percezione collettiva e soprattutto in area millennial, significa responsabilità e qualificazione. Vuol dire, ad esempio, conoscere le lingue, mettere in azione competenze specialistiche legate alla customer experience e, potenzialmente, avviare un percorso professionale con orizzonti molto ampi. Questo settore ha davvero compiuto passi da gigante. Continuerà a sorprenderci e non solo nella stagione a lui più vocata, quella estiva, ma anche nei trimestri che seguiranno.