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Made in Italy sposa Green Economy

di Noemi Ricci

18 Novembre 2009 11:00

La Green Economy è sempre più apprezzata in Italia, traino per la competitività delle imprese e assicurare ritorni economici nel lungo periodo

Buone le prospettive per la Green Economy in Italia: i dati rivelano risultati positivi e crescente attenzione da parte del sistema industriale, soprattutto a livello locale. Il made in Italy potrebbe dunque recepire in fretta le raccomandazioni UE sugli investimenti in Green IT nel lungo periodo, leva della competitività e ROI.

Secondo quanto emerso dallo studioGreen Italy: ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro“, quattro imprese italiane su dieci utilizzano prodotti o tecnologie per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale.

I dati dello studio – condotto dalle fondazioni Farefuturo e Symbola – trovano riscontro positivo anche in sede istituzionale.

Secondo il viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso «La green economy è in grado di creare un’impresa più competitiva, prodotti più appetibili sul mercato internazionale e maggiore occupazione: è quindi il nuovo volano per lo sviluppo del nostro Paese»

Non siamo ancora al pari di altri Paesi europei, ma siamo sulla buona strada, soprattutto per quanto riguarda l’industria eolica con particolare riferimento ai processi di gestione, manutenzione e sviluppo degli impianti.

Solo in questo campo, negli ultimi anni, in Italia sono nati circa 18mila posti di lavoro.

L’eolico nel 2008 ci ha visti al terzo posto in Europa e al sesto nel mondo come potenza e generazione di energia derivata dal vento. L’Italia primeggia invece per quanto riguarda la potenza installata (3.736 MW) e l’energia prodotta (6 TWh), pari ai consumi domestici di oltre 7 milioni di utenti italiani.

Dal punto di vista del solare fotovoltaico l’Italia ha superato i 500 MW.

Sul fronte dell’eco-sostenibilità, però, le imprese italiane dicono la loro in particolar modo in settori innovativi come quello delle batterie, dei veicoli elettrici e soprattutto nel riciclo di carta e cartone.

Prima in Europa nella graduatoria dei prodotti DOP e IGP, con 182 prodotti certificati, l’Italia è seconda per la diffusione e produzione biologica ed è uno dei paesi in cui è più diffusa la vendita diretta dei prodotti agroalimentari.