Quinto Conto Energia: prime anticipazioni di modifica

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 22 Giugno 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:45

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Prime anticipazioni sulle modifiche apportate dal Governo su Quinto Conto Energia e decreto Rinnovabili Elettriche: le rivelazioni del capo della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, Sebastiano Serra.

Il capo della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, Sebastiano Serra, ha svelato le prime anticipazioni ufficiali sul Quinto Conto Energia e sul decreto Rinnovabili Elettriche: a quanto pare lo stallo attuale sembra dovuto al mancato accordo tra ministro dell’Ambiente Corrado Clini e dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

I nodi da risolvere sono sempre gli stessi, non ultimi le soglie per l’obbligo di iscrizione al registro degli impianti e la data di entrata in vigore della nuova normativa.

Secondo Serra, Clini opterebbe per innalzare la soglia da 12 a 20 kW, ma secondo Passera non ci sarebbero risorse sufficienti per farlo.

In ogni caso Serra rivela che le risorse complessive verranno aumentate e che verranno concessi premi incentivanti in caso di sostituzione dell’amianto con pannelli fotovoltaici e per chi utilizza materiali “made in UE”.

Tra le altre modifiche anticipate da Serra, per quanto riguarda le rinnovabili elettriche, la distinzione delle soglie per l’obbligo di iscrizione ai registri in base alle tecnologie e non più unica per tutte le fonti a 50 kW:

  • 60 kW per l’eolico;
  • 250 kW per l’idroelettrico;
  • 200 kW per le biomasse.

Per biomasse e biogas verranno anche introdotti premi legati alle riduzioni delle emissioni in atmosfera.

Allo studio anche un modo per semplificare le procedure per l’iscrizione ai registri, sia per il fotovoltaico che per le altre fonti rinnovabili.

Anche se non si è raggiunto un accordo definitivo, sembra certo, comunque, che i due decreti sul saranno ufficializzati in contemporanea.

La difficoltà di superare le controversie sulla copertura e sulla data di entrata in vigore del Quinto Conto Energia e del Decreto Rinnovabili Elettriche potrebbe aver alimentato le voci di un dietrofront del Governo, che non riuscirebbe ad apportare le modifiche richieste dalle Regioni nel corso della Conferenza Unificata, anche se auspicate persino dalla UE oltre che associazioni di categoria e sindacati.

In tutto questo, le imprese delle Rinnovabili restano bloccate in attesa di conoscere il contenuto definitivo e le decisioni del Governo sui tagli agli incentivi a Fotovoltaico ed energie pulite.