Quinto Conto Energia e decreto Rinnovabili: addio speranze di modifica

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 11 Maggio 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:47

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Quinto Conto Energia e Decreto Rinnovabili: dal Solarexpo Clini gela le speranze di revisione dei tagli agli incentivi, la Conferenza Stato Regioni rinvia il parere e il Governo recepisce bonus e proroga a ottobre.

Si affievoliscono le speranze di una revisione ai tagli previsti per gli incentivi previsti da Quinto Conto Energia e decreto sulle Rinnovabili Elettriche diverse dal Fotovoltaico, ma si ragiona su una proroga al primo ottobre 2012 per l’entrata in vigore delle nuove tariffe.
All’indomani del Solarexpo 2012 di Verona e della Conferenza Stato Regioni, per molte imprese del settore è sempre più a rischio «il futuro delle Rinnovabili in Italia».

Solarexpo 2012

Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha lasciato ben poco  spazio a modifiche sui decreti, dicendo che su Quinto Conto Energia e decreto Rinnovabili Elettriche «ci siamo attentamente misurati con numeri e obiezioni che sono stati forniti.
Purtroppo va detto che le indicazioni che sono venute dalle Associazioni non hanno consentito di arrivare a qualcosa di concreto».

Precisa Clini: «nel confronto tra Governo e associazioni gli stimoli che sono emersi non hanno consentito di avere gli argomenti forti per indicare una articolazione diversa degli strumenti incentivanti, gli incentivi assicureranno continuità ma ci deve essere un progetto che investa sulle Rinnovabili come strumento di competitività».

Ancora non si sa quando arriverà il Quinto Conto Energia, ma pare piuttosto chiaro che le numerose proposte di modifica presentate ai Ministeri e alle Regioni da Associazioni di categoria, sindacati e imprese delle rinnovabili non troveranno accoglimento.

E a confermare questa sensazione ci sono anche le dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, il quale ritiene che il testo del Decreto Rinnovabili sia il migliore possibile, anche se il Governo è disposto ad accogliere critiche intelligenti da parte della Conferenza Stato-Regioni.

Questo perché «i decreti sono finalizzati a sviluppare le energie rinnovabili nell’unico modo possibile, rendendole economicamente sostenibili. Non si possono continuare ad avere incentivi non coerenti con i costi di produzione, altrimenti si creano delle rendite, che sono economicamente insostenibili», ha specificato De Vincenti.

Eppure lo stesso Clini continua a ribadire che «il ruolo delle fonti rinnovabili è fondamentale nella strategia della crescita», ma precisa che «il settore delle fonti rinnovabili va posizionato come settore di punta della crescita non come settore che va assistito, e su questo serve anche la collaborazione delle imprese».

La Conferenza Stato Regioni

Le Regioni hanno intanto deciso di rinviare l’esame dei decreti in virtù delle importanti modifiche richieste dagli enti locali e che si auspica il Governo possa accogliere, tra cui l’innalzamento del tetto di spesa fino a 100 milioni di euro per semestre (la richiesta iniziale era di 1 mld)  e l’esenzione dall’iscrizione al Registro per impianti privati di potenza inferiore a 20 kw e per tutti impianti pubblici (quanto meno quelli fino a 50 kw).

Dal Solarexpo, Stefano Saglia (capogruppo per il PdL in Commissione Attività Produttive della Camera) ha pertanto illustrato quali sono le proposte di emendamento recepite dai ministeri Ambiente e Sviluppo Economico.

In particolare, si tratta del meccanismo premiale per impianti di potenza maggiore a 100 kw che utilizzano componentistica Made In Europe e per interventi di sostituzione dell’amianto con i pannelli fotovoltaici (tariffa di 3 centesimi cumulabili con riduzione del 10% della tariffa incentivante di base) e dell’entrata in vigore del Quinto Conto Energia con proroga al primo ottobre.