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Superbonus: verso il nuovo Ecobonus Sociale 2024

di Anna Fabi

Superbonus ed Ecobonus sociale per lavori di efficienza energetica, con detrazione per famiglie a basso reddito e non solo: le opzioni a confronto.

Un nuovo Superbonus per i lavori di efficienza energetica. Dopo la proposta di legge presentata in Parlamento per la sostenibilità degli edifici in vista degli obiettivi della Direttiva Europea Case Green, la revisione del PNRR ha previsto nuovi incentivi per le famiglie a basso reddito.

Vediamo come dovrebbe funzionare l’Ecobonus Sociale per le famiglie meno abbienti e quanto vale.

Superbonus Green ed Ecobonus Sociale: proposte a confronto

L’analogia tra Ecobonus sociale e Superbonus è rappresentata dal fatto che è prevista un’aliquota potenziata ma stavolta legata al reddito. I due contesti di proposta normativa differiscono però sia per quanto riguarda l’ammontare dell’incentivo sia per quanto riguarda la platea dei beneficiari.

La proposta di legge in Parlamento prevede due diverse aliquote per stimolare i lavori di efficienza energetica e la trasformazione green degli edifici: una al 60% utilizzabile dalla generalità dei contribuenti ed un’altra al 100% legata al reddito (ISEE fino a 15mila euro) applicabile per la riqualificazione della prima casa in classe energetica G (in entrambi i casi, sarebbe previsto un tetto di spesa di 100mila euro, con la detrazione è spalmabile su dieci anni).

La revisione del PNRR prevede di stanziare risorse per interventi di riqualificazione energetica e lavori antisismici con Superbonus al 110% per i redditi più bassi per determinate tipologie di immobili (case popolari, condomini, RSA), con una rimodulazione del beneficio in base al reddito per tutti gli altri.

La direttiva Ue sulle case green

Si tratta di una proposta che va nella direzione prevista dalla Direttiva UE sugli edifici efficienti, già approvata dal Parlamento comunitario ma senza aver ancora terminato l’iter per l’applicazione negli Stati membri.

L’obiettivo a lungo termine sono le zero emissioni al 2050. Ma ci sono una serie di target di medio termine (a cui per la verità l’Italia si oppone, in considerazione dell’alto numero di abitazioni in classe G) fra cui quello di portare gli edifici residenziali almeno in classe energetica E entro il 2030, e alla classe energetica D entro il 2033.

Ecobonus in Legge di Bilancio 2024

La proposta di legge alla Camera,  ai primi passi dell’iter legislativo, potrebbe rappresentare la base per un più ampio pacchetto sulle ristrutturazioni energetiche da inserire nella Legge di Bilancio 2024.

Al di là del dibattito in sede europea, l’Italia è fra i paesi più lontani dal target dell’efficienza energetica degli edifici, ragion per cui sembra ragionevole un potenziamento degli attuali incentivi. Che, lo ricordiamo, già esistono, e prevedono aliquote dal 50% al 65% a seconda della tipologia di intervento.