“Aiuti in forma di garanzia, controgaranzia e cogaranzia forniti a favore delle Pmi a fronte di prestiti per investimenti iniziali“: è la nuova opportunità per le piccole e medie imprese della Puglia, a seguito dell’approvazione del nuovo Regolamento regionale (pubblicato sul Burp n. 66), basato sulle norme più generali fissate dai precedenti regolamenti Ce relativi agli aiuti alle imprese. Gli aiuti non possono però superare i 2,5 milioni di euro per singolo debitore.
Ma esistono dei vincoli: sono escluse dalla concessione degli aiuti, le Pmi attive dei settori pesca, acquacoltura e carboniero, della produzione primaria, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
La norma non si applica alle attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, alle operazioni condizionate all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione, né all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano tale attività per conto terzi.
Le garanzie sui prestiti possono coprire al massimo l’80% di ciascun finanziamento, per non più di 15 anni, possono essere richieste solo per far fronte ad investimenti iniziali e i beni agevolati dovranno essere mantenuti dalle aziende non meno di cinque anni dalla data di ultimazione, ovvero la data relativa all’ultimo titolo di spesa ammissibile.
In totale, per il triennio 2010-2012 la Puglia ha messo a disposizione del sistema dei Consorzi di Garanzia 50 milioni di euro rendendo più semplice l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Finora sono gli 8 confidi da 50 milioni ammessi al bando hanno portato all’erogazione di garanzie per circa 287 milioni, per un totale di 1.817 pratiche.
– Aiuti in forma di garanzia, controgaranzia e cogaranzia forniti a favore delle PMI a fronte di prestiti per investimenti iniziali.