Tratto dallo speciale:

CREDIamoCi: nuove soluzioni di accesso al credito

di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Febbraio 2015
Aggiornato 6 Febbraio 2015 14:06

Protocollo d'intesa ABI e consumatori per l'accesso al credito, CREDIamoci: un piano biennale per studiare servizi e strumenti finanziari nel contesto dell'unione bancaria europea.

Un nuovo fondo di garanzia per l’accesso al credito e strumenti per mitigare il rischio credito e sostenere il pagamento delle rate nei momenti di difficoltà del mutuatario: sono alcuni dei punti del protocollo CREDIamoCI, siglato dall’ABI (Associazione banche italiane) con le associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale dei Consumatori). Obiettivo: dopo sette anni di crisi, sostenere la ripresa ed il credito alle imprese con un programma di lavoro biennale che si inserisce nel nuovo contesto dell’unione bancaria europea e di un mercato unico UE dei crediti ipotecari, basato su una regolamentazione omogenea in grado di aumentare, a parità di regole, la concorrenza tra i diversi Paesi.

=> Accesso al credito con rating pubblico per PMI

I lavori per mettere a punto un’adeguata offerta finanziaria per sostenere i consumi puntano su tre aree di intervento: accesso al credito, sostegno alle famiglie in difficoltà, informazione al consumatore. I punti nel dettaglio:

  • promuovere l’istituzione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito al consumo;
  • analizzare l’efficacia degli strumenti esistenti per mitigare il rischio di credito (es. Fondi di garanzia per la casa, polizze assicurative);
  • esaminare il recepimento della nuova Direttiva europea sul credito ipotecario per favorire il processo di erogazione dei crediti attraverso un’attenta analisi delle peculiarità della normativa italiana (es. mutui, polizze assicurative, prestito ipotecario vitalizio, cessione del quinto dello stipendio/pensione) e colmare le differenze con i principali Paesi europei;
  • promuovere la diffusione delle informazioni dettagliate sul funzionamento del Fondo di garanzia per la prima casa;
  • rafforzare gli strumenti per sostenere il pagamento delle rate nei momenti di difficoltà del mutuatario (es. iniziative di legge quali Fondo di solidarietà per i mutui per la prima casa);
  • promuovere misure standard di sospensione dell’ammortamento in favore delle popolazioni colpite da eventi di natura calamitosa (es. terremoti, alluvioni, etc.) nell’ottica di intervenire tempestivamente nei casi di emergenza ed evitare interventi differenziati a livello regionale;
  • misure di sostegno per le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di alcune tipologie di credito al consumo;
  • incrementare la consapevolezza del consumatore nella scelta dei prodotti di credito e/o servizi accessori in termini di costi complessivi, rischi assunti (ad es. di credito e di mercato), valorizzando trasparenza e semplicità.

 (Fonte: Protocollo d’intesa CEDIamoCI)