Credito Professionisti: fatturato o costo dipendenti?

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 28 Aprile 2020
Aggiornato 26 Gennaio 2021 11:48

Bruno chiede:

Ho letto che il decreto Liquidità imprese prevede la possibilità (sempre nel limite di 25.000 euro) di utilizzare il fatturato o il costo dipendenti (raddoppiato). Il modulo prevede solo il fatturato, come si può procedere?

Si tratta di due diverse tipologie di prestiti: quelli fino a 25mila euro prevedono come unico criterio, per la misura del tetto massimo, il 25% del fatturato. Gli altri prestiti con garanzia del Fondo PMI, invece, che sono coperti al 90% (possono in realtà arrivare al 100% in alcuni specifici casi con un ulteriore intervento dei Confidi) prevedono molteplici criteri per stabilire il tetto massimo finanziabile, fra cui (come lei rileva) anche il doppio della spesa salariale annua.

Il modulo a cui lei si riferisce è quello relativo ai prestiti fino a 25mila euro, per questo motivo contiene solo l’indicazione relativa al fatturato. Questi finanziamenti – regolati dalla lettera m dell’articolo 13 del dl 23/2020 – prevedono infatti una serie di facilitazioni, (per esempio la banca non effettua la valutazione del merito di credito) e sono garantiti al 100% dal Fondo di garanzia. Per questi prestiti, fermo restando il limite di 25mila euro, c’è il tetto del 25% del fatturato.

In tutti gli altri casi di prestiti garantiti dal Fondo di garanzia l’importo massimo finanziabile è pari a 5 milioni di euro, e nel rispetto di questo paletto si può applicare uno dei seguenti criteri: 25% del fatturato, il doppio del costo annuo del personale, oppure il fabbisogno per costi del capitale di esercizio e per costi di investimento nei successivi 18 mesi, nel caso di piccole e medie imprese, e nei successivi 12 mesi, nel caso di imprese con numero di dipendenti non superiore a 499. In questo caso, il riferimento normativo è la lettera c dello stesso comma 1, articolo 13, del dl Liquidità imprese.

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