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Ricerca ed Energie rinnovabili: come accedere ai nuovi incentivi per Pmi del Mezzogiorno

di Nicola Santangelo

28 Settembre 2010 10:00

In attesa della pubblicazione in G.U. dei decreti attuativi, ecco le procedure per aderire alle nuove agevolazione per Pmi del Sud per investimenti innovativi e green

Nuove opportunità di sviluppo per le Pmi del Mezzogiorno: contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per avviare programmi di investimento nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. È importante affrettarsi a presentare le domande online, poiché saranno istruite in ordine cronologico.

Gli incentivi

Tre nuovi specifici decreti firmati dal ministro dello Sviluppo Economico ad interim e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono infatti destinati alle imprese di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria. Inoltre, è in corso di valutazione la richiesta di Basilicata e Sardegna per estendere il regime nei rispettivi territori grazie all’utilizzo delle risorse liberate dalla programmazione 2000-2006.

Si tratta di 500 milioni di euro da destinare alle piccole e medie imprese che effettuano investimenti produttivi innovativi, ossia acquistano immobilizzazioni, anche sotto forma di locazione finanziaria: industrializzazione dei risultati di ricerca, utilizzo di tecnologie innovative, energie rinnovabili, efficienza energetica.

Nello specifico sono stati stanziati:

  • 100 milioni per piani di investimento finalizzati all’industrializzazione dei programmi qualificati di ricerca e sviluppo sperimentale;
  • 100 milioni per piani di investimento volti al perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale (attività del settore alimentare, fabbricazione di apparecchiature elettriche, produzione di biotecnologie);
  • 300 milioni per piani di investimento riguardanti la produzione di beni strumentali funzionali allo sviluppo di fonti di energia rinnovabili e al risparmio energetico nell’edilizia.

Oltre ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati, sono inoltre ammissibili – esclusivamente per le Pmi – le spese relative a consulenze connesse al programma di investimento, limitatamente al 3% dell’importo complessivo ammissibile per ciascun programma. Affinché le spese siano ammesse, i relativi pagamenti devono essere effettuati esclusivamente tramite bonifico bancario.

La domanda di contributo

L’erogazione delle agevolazioni avverrà sulla base di fatturazioni di spesa debitamente quietanzate. La prima quota delle agevolazioni, fino a un massimo del 30% del contributo concesso, può essere erogato a titolo di anticipazione, previa presentazione di fideiussione bancaria, incondizionata ed esecutibile a prima richiesta. Entro 45 giorni dalla richiesta di erogazione, e a seguito sopralluogo presso l’azienda beneficiaria, saranno erogate le quote di contributo e finanziamento spettanti. I beni relativi dovranno risultare fisicamente ben individuabili.

Il rimborso del finanziamento agevolato, inclusi gli interessi di pre-ammortamento, dovrà avvenire secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, la cui scadenza è fissata al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno.

Le imprese beneficiarie dell’agevolazione dovranno apportare un contributo finanziario pari ad almeno il 25% del totale delle spese ammissibili riguardanti le immobilizzazioni. Devono, inoltre, mantenere i beni agevolati per almeno 5 anni dalla data di ultimazione, limite ridotto a 3 anni per le Pmi.

Si tratta di un’ottima opportunità per le imprese che hanno intenzione di realizzare una nuova unità produttiva o ampliare quelle esistenti, o magari di diversificare la produzione delle unità produttive, ossia le strutture dotate di «autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolate su più immobili o impianti, anche fisicamente separati ma collegati funzionalmente.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale. I programmi di investimento potranno essere presentati telematicamente a partire dal novantesimo giorno successivo alla pubblicazione e comunque entro il 210° giorno dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono prevedere un tempo di realizzo inferiore a 36 mesi e comunque entro il 30 giugno 2015.

Ogni domanda di agevolazione dovrà essere correlata ad un solo programma di investimenti. Per presentarla è necessario utilizzare la procedura informatica messa a disposizione sul sito www.sviluppoeconomico.gov.it e, entro sette giorni, inviare il documento cartaceo, a mezzo raccomandata A/R a Invitalia – Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa SpA via Calabria, 46 – 00187 – Roma.

La domanda dovrà essere corredata da ulteriori documenti, quali il certificato di iscrizione delle imprese completo di vigenza e della dicitura antimafia, le dichiarazioni concernenti la determinazione della dimensione aziendale e il documento unico di regolarità contributiva rilasciato in data non anteriore al mese precedente rispetto a quello di presentazione della domanda.

L’istruttoria delle domande sarà eseguita secondo l’ordine cronologico di presentazione. Preliminarmente saranno eseguiti controlli al fine di verificare la sussistenza dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità previste dal decreto. Qualora non sussistano i requisiti di ammissibilità sarà data comunicazione all ‘ impresa interessata.

Le agevolazioni saranno revocate in caso di cessazione definitiva dell’attività per la quale sono state concesse, sia nel caso in cui l’impresa beneficiaria venga messa in liquidazione o sottoposta a procedure concorsuali.