


Novità per le PMI vincitrici del bando Imprese Borghi, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia per sostenere le iniziative imprenditoriali (attività artigianali, produttive e commerciali) nei piccoli borghi storici italiani.
Con una nuova circolare esplicativa, è stata semplificata la procedura per la rendicontazione delle spese e l’accesso ai contributi, garantendo maggiore flessibilità alle imprese coinvolte.
Bando Imprese Borghi
Il Bando Imprese Borghi, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi destinati al PNRR, favorisce il recupero del tessuto economico-produttivo dei 294 borghi vincitori del bando Investimento 2.1 Attrattività dei piccoli centri storici – Linea B.
L’iniziativa rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3) e Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” – Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”.
I contributi a fondo perduto
Il Ministero della Cultura, attraverso un contributo fino ad un massimo di 75mila euro, si propone di sostenere circa 2500 imprese in 294 borghi. Il fondo perduto fino al 90% dei programmi di spesa ammissibili, è elevabile al 100% per imprese da costituirsi o con prevalente titolarità di giovani e/o donne.
Sono finanziabili iniziative imprenditoriali per un valore massimo di 150mila euro, eco-compatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di prodotti, ecc.) e in grado di aumentare l’attrattività dei piccoli borghi offrendo servizi e prodotti per la popolazione e i turisti.
Imprese beneficiarie
Grazie a un plafond di 188 milioni di euro, sono supportate le MPMI per la rigenerazione dei piccoli Comuni in modo innovativo, offrendo servizi sia per la popolazione locale sia per i visitatori, ma anche incentivando la sostenibilità ambientale e proponendo progetti mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti, al taglio dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti e all’economia circolare.
Si tratta di ditte individuali, micro, piccole e medie imprese, enti del terzo settore, organizzazioni profit e non profit e persone fisiche che hanno vinto il bando per realizzare attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, che valorizzino i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Rendicontazione spese e primo SAL
Una delle principali novità riguarda la possibilità di richiedere un primo stato di avanzamento lavori (SAL) anche con una sola fattura di investimento quietanzata. Questa modifica consente alle imprese di ottenere non solo la quota di agevolazione legata alla spesa già sostenuta, ma anche l’intero contributo concesso per il capitale circolante, come definito dal provvedimento di concessione.
Documentazione spese operative
Per accedere all’erogazione del primo SAL e del capitale circolante, le imprese dovranno allegare documenti che attestino l’impegno finanziario per il funzionamento dell’attività imprenditoriale. Tra questi rientrano, ad esempio:
- contratti di affitto a titolo oneroso;
- contratti per la fornitura di utenze;
- altri impegni finanziari legati alla gestione aziendale.
Anche se queste spese non sono ancora quietanzate, la loro documentazione permette di ottenere l’anticipo del contributo per il capitale circolante. Tuttavia, al momento della richiesta del SAL a saldo, sarà necessario rendicontare tutte le spese afferenti al capitale circolante.
La documentazione richiesta per le verifiche propedeutiche all’erogazione dei contributi rimane invece invariata. Le imprese devono quindi continuare a presentare l’intera modulistica prevista per la rendicontazione delle spese e per l’erogazione dei contributi.
Tutte le informazioni su Borghi PNRR sono disponibili sul sito Invitalia, assieme alla lista dei 294 comuni dove è possibile attivare i progetti agevolati ed alla nuova Circolare esplicativa.