Tra gli obiettivi del Recovery Plan c’è quello di attuare la transizione digitale della Pubblica Amministrazione. In attesa che l’UE dia il via libera ufficiale alle risorse previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), si avviano già i primi lavori per il reclutamento di profili altamente specializzati nelle PA. Governo e Sindacati hanno firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, gettando le basi per le prime riforme del PNRR anche in materia di occupazione e innovazione, per una Riforma della PA basata anche sull’investimento nel capitale umano. Anche tramite nuove assunzioni. I filoni sono tanti: oltre ai classici bandi di concorso per le assunzioni a tempo indeterminato (nella Scuola ma anche presso i diversi enti locali e centrali), per il completamento dei progetti del PNRR e per programmi paralleli le Amministrazioni Pubbliche avvieranno un percorso di recruiting con selezioni mirate a scegliere le persone più adatte a seguire i singoli progetti. Vediamo tutto in dettaglio.
PNRR e reclutamento nella PA
I dettagli verranno definiti nel Decreto Semplificazioni, atteso la prossima settimana in Consiglio dei Ministri, ma già nel capitolo del PNRR dedicato a Riforme e Investimenti, quando si parla di Riforma della PA, si fa riferimento anche a un quadro di riforme delle procedure e delle regole per il reclutamento dei dipendenti pubblici, volti a valorizzare nella selezione non soltanto le conoscenze, ma anche e soprattutto le competenze, oltre che a garantire a tutti parità di accesso, in primo luogo di genere:
- rivedendo gli strumenti per l’analisi dei fabbisogni di competenze;
- potenziando i sistemi di preselezione;
- costruendo modalità sicure e certificate di svolgimento delle prove anche a distanza;
- progettando sistemi veloci ed efficaci di reclutamento delle persone, differenziati rispetto ai profili da assumere;
- disponendo di informazioni aggregate qualitative e quantitative sul capitale umano della funzione pubblica e sui suoi cambiamenti.
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Il turnover in atto nella PA, spiega la relazione del Governo, può rappresentare una grande opportunità, se gestito consapevolmente, non solo per ringiovanire il volto della PA, ma anche per ridefinire le competenze (più profili tecnici e soft skills) e favorire l’ingresso di professioni del futuro (tra le altre, digitale e big data). Tuttavia, le procedure ordinarie di rilevazione dei fabbisogni professionali nella PA e le procedure concorsuali sono troppo lente e mal si conciliano con l’attuale urgenza di rafforzare la dotazione di nuovi profili. Il concorso pubblico resterà la modalità ordinaria per l’accesso al pubblico impiego, ma verranno definiti altri percorsi di reclutamento, dei programmi dedicati agli alti profili: giovani dotati di elevate qualifiche (dottorati, master, esperienza internazionale) da inserire nelle amministrazioni con percorsi rapidi, affiancati da una formazione ad hoc. Potranno inoltre essere conclusi accordi con Università, centri di alta formazione e ordini professionali per favorire la selezione e l’assunzione rapida dei migliori profili specialistici, come sta già avvenendo nel settore sanitario per far fronte alla pandemia, con l’obiettivo specifico di realizzare i progetti del PNRR. Un pool di esperti multidisciplinari verrà infine selezionato per il supporto tecnico alle Amministrazioni centrali e locali nella implementazione degli investimenti e delle riforme previste dal Piano.
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PNRR: assunzioni PA stile LinkedIn
L’attuazione di questi obiettivi passerà per la realizzazione di una piattaforma unica per il reclutamento nelle Amministrazioni Centrali, già in corso di realizzazione e ribattezzata il “LinkedIn italiano”, messa a disposizione di:
- Amministrazioni, che potranno così far leva sulle risorse digitali per pianificare e gestire le procedure dei concorsi pubblici;
- dipendenti pubblici, che possono accedere al proprio profilo completo per aggiornare costantemente le informazioni sulle loro capacità e competenze, nonché conoscere le posizioni vacanti disponibili all’interno della PA per le quali eventualmente presentare la propria candidatura;
- potenziali candidati esterni per accedere alle informazioni relative ai concorsi e alle posizioni aperte e valutare in questo modo tutte le possibili opportunità di lavoro.
Si prevede che la piattaforma venga progressivamente integrata con una banca dati con informazioni dettagliate su competenze e capacità del personale in essere, utile a definire in ottica di pianificazione strategica le politiche del personale e dell’organizzazione amministrativa. Il personale, così selezionato sarà contrattualizzato a tempo determinato, a valere sui fondi che ciascuna Amministrazione coinvolta è chiamata a gestire per l’attuazione dei progetti del PNRR. Sono previsti contratti di tre anni più due e il ministro per la PA, Renato Brunetta, ha promesso «remunerazioni all’altezza della specializzazione».