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Decreto Fare: le novità per le imprese nel testo finale

di Barbara Weisz

9 Agosto 2013 12:48

Decreto Fare approvato definitivamente: novità dell'ultima ora in Sanità e poi il già noto addio al DURT, il Fondo di Garanzia per PMI e Professionisti, gli investimenti agevolati per le microimprese, le nuove regole in Edilizia e per Equitalia.

Approvazione definitiva alla Camera per il Decreto Fare (319 sì, 110 no, 2 astenuti), pronto a diventare Legge dello Stato con nuove modifiche in ambito sanitario rispetto al testo passato al Senato (dove  aveva riservato qualche colpo di scena): riassumendo, oltre alla preannunciata eliminazione del DURT, alle ulteriori agevolazioni fiscali per investimenti delle imprese e al Fondo di Garanzia per le PMI esteso a nuovi soggetti, il Governo ha accettato due emendamenti sui concorsi in magistratura e si è impegnato con un ordine del giorno a cercare di abolire la tassa sulla telefonia mobile. In generale, in oltre 100 articoli, la nuova Legge spazia dalle misure per l’edilizia a quelle per la sanità, dall’agenda digitale alle semplificazioni fiscali e molto altro.

Credito PMI

Il credito agevolato per l’acquisto o leasing di nuovi macchinari, attrezzature e beni strumentali è stato esteso agli investimenti in hardware, software e tecnologie digitali (plafond 2,5 miliardi di euro), a beneficio non solo di PMI ma anche delle microimprese. I crediti concessi da società di leasing sono ammessi all’agevolazione solo se coperti da garanzia di una banca aderente alla Convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti.Altre novità riguardano il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, già esteso anche ai professionisti: copertura anche per operazioni sotto i 500mila euro con riserva del 50%; riserva del 30% per la controgaranzia dei Confidi. Si tratta di «due buone notizie per le piccole imprese» commenta Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia, con l’auspicio che ora «il Governo mantenga l’impegno di rifinanziare il Fondo per garantire un’adeguata dotazione alle piccole imprese». Prevista anche la possibilità di far affluire nel Fondo contributi volontari di enti, associazioni, società o privati, affiancata dalla proposta lanciata da Vito Crimi (M5S) a versarvi volontariamente anche i rimborsi elettorali.

Edilizia

  • Eliminato il DURT (Documento unico di regolarità tributaria) con soddisfazione di Rete Imprese Italia, secondo cui «la soluzione è incompleta se non accompagnata dalla definitiva soppressione della responsabilità solidale negli appalti», a più riprese chiesta dalle maggiori associazioni imprenditoriali, compresa Confindustria.
  • Passo indietro sul fronte Semplificazioni: cancellata la possibilità di usare la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) al posto del permesso di costruire per la demolizione e ricostruzione con modifica della sagoma. Eliminata anche la possibilità di iniziare i lavori dopo 60 giorni dalla presentazione della SCIA.
  • Capitolo Infrastrutture: il cosiddetto sblocca cantieri finanzia interventi per 3,2 miliardi, stanziati 150 milioni per l’edilizia scolastica, cancellata la possibilità di utilizzare i fondi strutturali europei al 2020 per il piano dei 6mila campanili.

Equitalia

  • Impignorabilità: un decreto del ministero dell’Economia, in accordo con Agenzia delle Entrate e ISTAT, stabilirà un paniere di “beni essenziali” sui quali l’agente di riscossione non potrà intervenire, così come già previsto per la prima casa.
  • Debiti con il Fisco: possibilità di dilazionare il pagamento fino a 120 rate e misure soft per le aziende in difficoltà.
  • Multe: 5 giorni per pagare con lo sconto del 30% ma niente aiuti per infrazioni che comportino confisca del veicolo o sospensioni della patente.

Pubblica amministrazione

  • Stipendi manager: ripristinato il tetto dei 300mila euro per i dirigenti delle società non quotate che svolgono servizi di interesse generale e taglio del 25% per tutti (anche società quotate), a meno che l’impresa non abbia deliberato una riduzione almeno di pari importo (è il caso dell’Enel, che nl 2013 ha previsto un taglio del 30%).
  • Comunicazioni con cittadini e imprese: gli uffici pubblici non potranno più utilizzare il fax ma solo email o altro supporto digitale.

Altre misure

  • Mediazione obbligatoria sperimentale per 4 anni, con obbligo di rivolgersi a un avvocato e la gratuità di tutti gli onorari dei professionisti nel caso in cui la prima udienza non consenta di procedere sulla strada della mediazione.
  • Liberalizzazione del Wi-Fi pubblico: non sarà necessario tracciare le connessione e i gestori di esercizi commerciali che offrono il collegamento non dovranno indentificare l’utente.
  • Expo 2015: possibilità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato più flessibili in vista dell’expo 2015, sia per i cantieri sia per i servizi connessi all’evento. Non è stato però concessa la deroga al patto di Stabilità Interno per le spese relative all’Expo.

Sanità

I fondi per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale, non richiesti dalle Regioni entro lo scorso 31 maggio, possono essere assegnate a quelle che ne hanno fatto richiesta entro il 15 luglio, come Piemonte e Puglia (280 milioni circa).  L’obbligo dell’assicurazione professionale solo per gli esercenti le professioni sanitarie, viene prorogato al 13 agosto 2014.


 Alcuni obblighi in materia di sicurezza sul lavoro a carico di imprese familiari, autonomi, coltivatori diretti, soci delle società semplici del settore agricolo, artigiani e piccoli commercianti vengono estese (con specificazioni) ai volontari o chi presta attività per le associazioni di promozione sociale spontaneamente, gratuitamente o con solo rimborso spese. Sono infine previste delle semplificazioni nella verifica periodica delle attrezzature di lavoro.  
Il Fascicolo sanitario elettronico slitta al 31 dicembre 2015 e, “quale parte specifica del FSE”, è istituito il dossier farmaceutico, “aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione”.
 
 Abolita la la certificazione per attività ludico-motoria e amatoriale ma non quella del medico o pediatra di base per attività sportiva non agonistica. Infine, nei casi di modificazioni apportate al foglietto illustrativo dei medicinali, l’Aifa potrà autorizzare la vendita al pubblico delle scorte, purchè il famacista consegni al cliente un foglietto sostitutivo conforme a quello autorizzato.