Resiste alla recessione, e anche bene, il mercato globale dei sistemi di Business Intelligence, il cui volume d’affari è cresciuto in modo significativo nel corso del 2008 e del primo semestre 2009, facendo segnare un incremento tra +8% e +12%. Lo rivela l’Osservatorio Business Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.
Un’analisi che ha preso in considerazione oltre 90 casi studio sulla diffusione della BI in settori industriali e dei servizi in Italia quali Telco, Utilities, Media, Fashion, Retail e Manufacturing.
Anche le prospettive di investimento in applicazioni di BI sembrano floride, gli studiosi non prevedono infatti cenni di cedimento per il prossimo biennio.
Le aziende sembrano quindi apprezzare sempre di più le potenzialità dei sistemi di BI nel migliorare la qualità dei processi decisionali e ottimizzare le performance mediante logiche di analisi flessibili e modelli predittivi.
Caratteristiche particolarmente importanti in questo periodo di particolare congiuntura economica in cui l’ottimizzazione dei costi e il miglioramento della redditività rappresentando un elemento centrale per la sopravvivenza dell’azienda stessa.
Tra le applicazioni di BI più diffuse vi sono infatti gli strumenti di business performance management utilizzati in primis per l’analisi finanziaria, la pianificazione ed il controllo e l’analisi delle vendite.
Per l’ottimizzazione della supply chain e del marketing relazionale risultano particolarmente utili gli strumenti di business analytics, sotto forma di metodi predittivi e di forecasting in supporto ai processi decisionali di elevata complessità.
La BI è apprezzata anche a livello organizzativo, per favorire la comunicazione e l’interazione tra knowledge workers, oltre che per il supporto ai processi decisionali collettivi.
Positiva l’opinione dei CIO riguardo la qualità dei dati presenti nei database aziendali. Si nota inoltre un crescente interesse verso l’utilizzo di dati non strutturati, provenienti in prevalenza dal Web.
Ad ostacolare l’adozione di soluzioni di Business Intelligence vi è soprattutto una certa reticenza al cambiamento – osservata in particolar modo nei settori Fashion e Manufacturing, ma anche nel settore delle Utilities – e la mancanza di commitment dei C-level.