Le imprese europee individuano nel software a sorgente aperto vantaggi sempre maggiori, tanto da promuoverne l’adozione nonostante alcuni punti di attrito rispetto alle classiche politiche di acquisto e gestione del parco software.
Questo è quanto rilevato da una ricerca commissionata da Actuate a Survey Interactive – l’Annual Open Source Survey – ed effettuata su un campione composto da circa mille aziende IT.
Ai primi posti per diffusione e utilizzo, spiccano Germania, Gran Bretagna e Francia con percentuali che si attestano rispettivamente al 51%, 43% e 52%. In generale, però, tutta l’Europa spicca rispetto alle altre macro-aree del emrcato globale per feeling nei confronti dell’Open Source. Persino rispetto al continente americano che non riesce a superare una quota del 40%.
Il consolidamento del primato europeo si fonda principalmente sulla maggiore fiducia riposta nel software libero da parte delle aziende, anche in relazione ad elementi di business attivo o passivo.
Sembrano invece permanere i dubbi relativi ad assistenza e supporto tecnico. Il freno maggiore per la diffusione su larga scala resta ancora la carenza di supporto rispetto al customer care tradizionalmente associato ai software proprietari.
In ogni caso, le principali società d’analisti tra cui Gartner, prevedono che entro il 2012 circa l’80% di tutti i prodotti software in commercio beneficeranno di un significativo contributo di componenti open source.