Firefox, alla conquista d’Europa

di Alessandra Gualtieri

25 Gennaio 2008 11:30

Le rilevazioni comparate di XiTi Monitor riconoscono al browser Mozilla Firefox un successo crescente tra gli utenti della Rete, europei in particolare

Nel corso del 2007, Mozilla Firefox ha conquistato una quota significativa del mercato browser, facendo propri un numero crescente di utenti in tutto il mondo, a scapito di noti “rivali” come Internet Explorer. A scegliere il programma di navigazione è stata soprattutto l’Europa (28%), Italia compresa.

In base ai dati e alle rilevazioni di XiTi Monitor, in un anno la crescita complessiva nel vecchio continente è stata di cinque punti percentuale, con un balzo proprio nel mese di dicembre: il trend positivo ha interessato il 90% dei Paesi d’Europa.

In testa alla classifica troviamo la Finlandia, con il 45,4%. Sopra il 40% anche molti Paesi dell’Est, mentre l’Italia si colloca in fascia media (21,7%), registrando nell’ultimo mese del 2007 un incremento netto dello 0,4% nell’utilizzo di Firefox.

Questi dati si fanno più interessanti se contrapposti alle performance di Internet Explorer che, pur rimanendo in cima alla top list dei browser web, a dicembre 2007 ha perso quasi un intero punto percentuale, fino a quota 66,1%. Seguono Mozilla (28%), Opera (3,3%) e Safari (2%).

Si tratta sempre di spostamenti contenuti in termini numerici, certo, ma denotano un trend che induce a riflettere sulle dinamiche future di un mercato non più dominato esclusivamente dall’Explorer di Microsoft.

Oltretutto, la crescita dell’utilizzo di Firefox si sta registrando un po’ in tutto il mondo: in testa troviamo l’Oceania (31,1%). Dopo l’Europa (28%), seguono America del Nord (21%), America Latina (20,2%), Africa (16,6%) e Asia (16,5%).

A gettare alcune ombre su Firefox, in questi giorni, sono invece le segnalazioni di alcune vulnerabilità nel “chrome protocol scheme” in presenza di add-on, ossia programmi aggiuntivi come Download Statusbar e Greasemonkey.
In questo caso, potrebbero crearsi delle falle che consentirebbero a malintenzionati di penetrare in aree riservate del sistema e carpire informazioni sull’utente. Mozilla, che sta analizzando il problema, ha classificato la vulnerabilità a basso rischio.