Leggero e sicuro, il notebook senza hard disk è possibile

di Giuseppe Goglio

Pubblicato 29 Gennaio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

Dopo diversi anni durante i quali i produttori di notebook hanno fatto a gara per aumentare la dotazione di serie di questi computer, finalmente qualcuno si è accorto che così facendo si era venuto a creare qualche “effetto colaterale” in fatto di peso e dimensioni.

Per quanto siano belli da vedere e comodi da usare – infatti – tutti questi schermi da 17″, tastiere full size e dotazioni multimediali all’avanguardia non sempre risultano altrettanto utili e comodi da trasportare.

Fortunatamente, a venire in soccorso delle schiene degli utenti ci ha pensato una nuova generazione di laptop che, scendendo a compromessi con prestazioni e comodità , ha reso il trasporto decisamente meno impegnativo. Ma pare che il processo non si sia ancora fermato…

HP ha infatti deciso di andare oltre a queste considerazioni, mettendo a punto una soluzione pratica ma al tempo stesso anche sicura.

La grande crescita nelle vendite di notebook, soprattutto in ambito aziendale, distoglie spesso l’attenzione dalla protezione di dati contenuti sugli hardi disk. Il nuovo Compaq 6720T Mobile Thin Client propone in ambito mobile quello che è un modello di pc che in ambito aziendale non avrà  una presenza particolarmente elevata, ma rappresenta comunque una quota di mercato consolidata.

Particolarmente adatto alla forza vendite, o ai dipendenti in mobilità , il notebook in pratica è privo di hard disk. La memoria disponibile è tutta racchiusa in una flash integrata da 1 GB, sulla quale è installato anche il sistema operativo (Windows XP Embedded OS).

Per il resto, si tratta di una configrazione di tutto rispetto: processore Intel Celeron M, connettività  di rete fissa e wireless 802.11a/b/g, tre porte USB e due slot PC Card. Oltre al lettore DVD-ROM e speaker stereo. Il tutto in meno di 2,5 Kg.

Se da una parte la memoria flash offre maggiori garanzie in fatto di sicurezza, dall’altra però rappresenta anche il suo punto debole: il principio di base del nuovo notebook HP è di operare in prevalenza su dati remoti (sul server), esattamente come avviene per i pc desktop che rientrano nell acategoria dei thin client.

Diventa quindi indispensabile la connettività , di buon livello e a prezzi abbordabili, due fattori che in Italia non sono sempre garantiti. In caso contrario, lo spazio per operare potrebbe esaurirsi rapidamente.