Si chiama iAd ed è operativa dal primo luglio. È la nuova piattaforma pubblicitaria mobile di Apple, integrata su iPhone e iPad.
Attraverso il nuovo servizio, Apple ha reso noto di aver venduto in sole otto settimane spot pubblicitari che appariranno sulle applicazioni per un valore di 60 milioni di dollari.
E se è vero che di questo gettito di ricavi il 40% rimarrà nelle casse della società e il restante finirà nelle mani degli sviluppatori, Apple potrebbe ottenere dalla pubblicità su mobile il 10% dei suoi profitti già nel 2012.
Google, dal canto suo, con il sistema operativo Android sta crescendo a vista d’occhio in fatto di popolarità fra utenti e operatori (è attualmente la quarta piattaforma più diffusa al mondo, con una quota di mercato pari al 9,6%, contro il 15,4% di Apple) e oggi fattura alla voce mobile advertising circa 500 milioni di dollari: una cifra molto lontana dai numeri attuali di Apple, ma il gap potrebbe ridursi in tempi brevi.
L’advertising sul mercato mobile è quindi una seria opportunità per raggiungere un numero di persone incredibilmente alto, basti pensare che quella della pubblicità mobile negli Usa, dai 416 milioni di dollari del 2009 (il 12% del volume d’affari totale dell’advertising) si prevede possa toccare quota 1,5 miliardi entro il 2013.