Tempi duri in casa Yahoo. Il motore di ricerca ha annunciato una massiccia riduzione di personale, che riguarda il 5% dei propri dipendenti nel mondo. I tagli riguardano circa 600 persone, concentrate soprattutto negli Stati Uniti, ma pur in misura limitata toccheranno anche il resto del mondo. La decisione è stata presa nell’ambito di una riorganizzazione che mira a ottimizzare le attività, ridurre i costi e alimentare le entrate.
Alla fine dello scorso mese di ottobre l’azienda contava circa 14mila dipendenti in tutto il mondo. Non è la prima volta negli ultimi anni che Yahoo decide una riduzione del personale. Nel secondo trimestre del 2009 erano stati tagliati circa 700 posti di lavoro (anche in quel caso corrispondenti a circa il 5% del totale) e qualche mese prima, nel dicembre del 2008, ne erano stati licenziati 2008.
Ora, la nuova ondata di tagli, che fra l’altro si inserisce in un quadro che vede i principali competitors, a partire da Facebook e Google, che invece sono alle prese con campagne di assunzione e con iniziative che mirano a incentivare la fidelizzazione dei dipendenti, come quella del colosso di Mountain View che ha anche recentemente annuciato un aumento del 10% a tutto il personale.
Yahoo dunque continua a soffrire la concorrenza, da quando è arrivato il nuovo amministratore delegato Carlo Bartz, nel gennaio del 2009, l’azienda è alle prese con un riposizionamento che ha il preciso obiettivo di incrementare le entrare e potenziare i margini. Ma continua ad accusare una certa fatica, i conti del terzo trimestre pur con fatturato e utili in crescita hanno deluso le aspettative del mercato in materia di previsioni per i ricavi del quarto trimestre (in agenda a gennaio). E comunque le pagine viste sono diminuite del 4% rispetto all’analogo periodo dell’anno prima
Ad annunciare la nuova ondata di licenziamenti è stato il portavoce Kim Rubey, il quale ha specificato che la decisione «fa parte della strategia in corso per posizionare meglio Yahoo per la crescita delle entrate e dei margini” e per supportare lo sforzo di offrire “prodotti differenziati al mercato». I licenziamenti, partiti dallo stabilimento di Sunnyvale e rivolti in particolare al product group che si occupa delle pagine di news, sport e finanza e dei servizi di email, «proseguiranno a livello internazionale».