Utilizzano sempre più i media digitali, da internet agli smartphone ai social network, anche per informarsi. Ma le nuove tecnologie non sostituiscono, anzi si sommano ai media tradizionali, con la carta stampata che viene letta quotidianamente dal 95% dei top manager e la tv che viene guardata dall’86%. Comunque sia, i nuovi media sfiorano ormai l’80%, e i social network la fanno da padroni. Ma se fra altre categorie di persone primeggia Facebook, nella business community il grande protagonista è Linkedin. Sono i risultati della Business Elite Europe survey 2011 di Ipsos Mori.
L’inchiesta viene realizzata in 17 paesi europei e il target è molto alto: top manager, capitani d’azienda, imprenditori, business leader. Il profilo medio è quello di un professionista che è stato toccato dalla crisi, ma che continua ad avere un patrimonio intorno ai 730mila euro, che significa un 10% in meno rispetto allo scorso anno (810mila euro) e una flessione ancora maggiore rispetto ai 930mila euro del 2008, ma che comunque testimonia una situazione di ricchezza. Lo stipendio è diminuito, ma resta mediamente sopra i 154mila euro all’anno, e pur in calo dai 155mila dell’anno scorso e dai 174mila del 2008, rappresenta un reddito molto alto.
Ebbene, per quanto riguarda i media, il sito in assoluto più frequentato è Linkedin, seguito da Google news e dalle pagine web della Bbc. Al quarto posto, prendendo come base l’utilizzo quotidiano vincono le notizie di Yahoo, ma su base mensile si afferma il Financial Times. Seguono i siti internet di Skynews, Bloomberg, Cnn, Eurosport, Economist. Subito dopo, con percentuali mensili fra il 4 e il 5%, New York Times e Wall Street Journal (ma stiamo parlando di una survey europea). E poi ancora in classifica si trovano fra gli altri la Harvard Business Review, il Time, National Geographic, Business week, Forbes (stiamo sempre parlando dei siti internet, non delle edizioni cartacee o televisive).
Detto questo, per l’informazione economica e finanziaria il canale privilegiato resta la carta stampata quotidiana, 47%, che però è seguita da internet, 32%, che distanzia la tv, 16%, e i magazine, 17%. Internet e la televisione vincono però per l’informazione internazionale più generalista, entrambi al 34%, contro il 32% dei quotidiani e il 9% dei magazine.
Qualche altro dato sulle abitudini dei top manager? Spesso viaggiano per lavoro, nell’87% dei casi, ma utilizzano sempre meno business e prima classe, 35% contro il 42% del 2008.
Sul fronte del business, le preoccupazioni chiave sono la volatilità dei mercati e l’incertezza economica, ma anche i prezzi di petrolio e materie prime. In crescita l’importanza di attirare i talenti e quella di puntare sul progresso tecnologico.