La Cina guida il mercato pc

di Carlo Lavalle

Pubblicato 20 Maggio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

E’ la Cina, secondo IHS iSuppli, il principale mercato mondiale di personal computer. Nel 2012 per la prima volta il gigante asiatico con 69 milioni di unità  vendute conquista il primato in questo settore superando gli Stati Uniti che scivolano al secondo posto con 66 milioni di pc, 3 milioni in meno acquistati.

Il mercato cinese presenta alcune caratteristiche peculiari rispetto ad altre zone del mondo. Innanzitutto, i due segmenti desktop e notebook raggiungono una pari percentuale del 50%.

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“Un fatto insolito – spiega Peter Lin, analista senior di IHS – dal momento che a livello globale i consumatori nella maggior parte dei casi tendono a preferire i più agili portatili, rispetto agli ingombranti desktop”. “La percentuale relativamente elevata di vendite di desktop in Cina, aggiunge, è dovuta ad un aumento della domanda nelle aree rurali del paese, dove è dislocata una fetta importante di popolazione (1,34 miliardi). Qui si preferisce questo tipo di computer”.

Tuttavia, IHS prevede che gradualmente in Cina i pc perderanno terreno a vantaggio dei notebook. Notebook che entro il 2014 raggiungeranno un rapporto percentuale di vendite simile a quello riscontrato in tutto il mondo (64% contro il 36%).

Un altro indicatore di differenza del modello di mercato cinese è rappresentato dalla proporzione 50/50 di pc consumer vs commerciale, che nel resto del mondo è invece pari a 65%-35%. Un terzo aspetto unico del mercato cinese è la preferenza spiccata per lo schermo da 14 pollici, che rappresenta oltre il 70% delle vendite di PC portatili nel paese. Per il resto del mondo, il 14 pollici costituisce meno del 30%.

Nonostante questi tratti distintivi il mercato cinese ha molti aspetti in comune con altri paesi. Come nel resto del mondo, la domanda in Cina rimane debole in quanto i consumatori migrano verso l’utilizzo di dispositivi mobili come i telefoni cellulari. Le previsioni di crescita per il 2013 sono infatti basse, intorno al 3-4%.

Secondo IHS esistono però grandi opportunità  di allargare la fascia di consumo contando su nuovi acquirenti delle zone di campagna. Il governo ha infatti programmato nei prossimi dieci anni investimenti su infrastrutture per 6,4 trilioni di dollari di cui i produttori di pc potrebbero avvantaggiarsi. In futuro la Cina ha tutte le carte in regola per restare in una posizione dominante rispetto ad altri paesi e il suo mercato in espansione potrebbe costituire una importante occasione per quei marchi che incontrano forti difficoltà  in altre parti del mondo.