Interessanti i dati del E-mail Marketing Consumer Report 2009: secondo l’indagine svolta da Human Higway per conto di ContactLab, sono 4,3 milioni gli italiani, che ora usano il proprio cellulare per tenere sotto controllo la posta elettronica, ovunque si trovino.
L’utilizzo della posta elettronica via smartphone sembra dunque la tendenza del momento, così come a suo tempo il passaggio strategico da telefono fisso a mobile.
In effetti, l’introduzione massiva delle nuove tecnologie sta apportando profondi cambiamenti sulle modalità di fare business. Un esempio è l’aumento dei lavoratori mobili. Questo crea la nascita di nuove esigenze come quella di essere sempre connessi con e avere costante accesso alle e-mail.
Una cifra che potrebbe raddoppiare facilmente, se le tariffe per l’accesso a internet fossero più accessibili.
Tra i 4.750 internauti intervistati, in Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito, è nel nostro Paese che vi sono i maggiori appassionati di telefonia mobile ed e-mail.
In particolare, in Italia vi sarebbero 23,4 milioni di internauti sopra i 18 anni, dei quali il 18% usa la posta in mobilità, cresciuti in un anno di mezzo milione. Tra gli altri Paesi presi in esame nessuno mostra una percentuale più alta, evidenziando una vera e propria passione per dispositivi evoluti come gli smartphone.
A guidare questo fenomeno sono soprattutto le esigenze lavorative, che portano i professionisti a dover controllare la propria posta in qualsiasi momento. Il successo delle e-mail mobile si deve alle proprie caratteristiche che, differentemente dai semplici sms, non pone limiti di lunghezza e può contenere gli allegati, documenti e presentazioni.
A confermare l’utilizzo professionale dello strumento, vi sarebbe la tipologia di utilizzatore più frequente: uomini di giovane età, il 50% dei quali dichiara di non poterne più fare a meno.
Da parte loro però le donne sono le più assidue lettrici di e-mail, senza distinzione tra quelle inviate/ricevute in mobilità o su rete fissa. Questo in Italia, mentre in Spagna non si avvertono sostanziali differenze tra i due sessi, mentre negli altri tre Paesi sono sempre gli uomini a predominare.
In tutto sono quattro miliardi gli utilizzatori di e-mail nelle cinque nazioni esaminate. L’Italia contribuisce con 56 milioni di caselle elettroniche, dove transitano ogni giorno 464 milioni di nuove e-mail, in media 19,1 messaggi ad utente contro una media europea però di 28 messaggi a testa.
Numeri ingenti, soprattutto pensando che non sono stati presi in considerazione i messaggi di spam. L’Italia ha il primato degli account personali: 2,3 a testa. Oltre la metà degli intervistati giustifica questa scelta evidenziando una preferenza nell’avere una distinzione tra caselle usate per scopi privati o per quelli professionali. Un italiano su tre inoltre possiederebbe una casella di posta secondaria apposta per indirizzarvi le email che non gli interessano.
Infine vi sarebbe un 21% che crea una casella di posta “anonima”, ovvero in cui non sia immediatamente identificabile, per sfuggire all’occorrenza ad una rete che ormai non lascia quasi più spazio alla tutela della propria identità.