L’Environmental Protection Agency (EPA) si prepara a lanciare “Energy Star for Servers“, programma pensato per misurare e certificare i consumi dei prodotti server in ambito enterprise.
“Energy Star for Servers” rappresenterà dunque una nuova tipologia di certificazione per componenti aziendali, nata dalla collaborazione con importanti produttori di mercato e volta a definire le prestazioni ottimali in base a criteri predefiniti.
Numerosi OEM sono già al lavoro su server in grado di soddisfare i requisiti pergodere della certificazione: Dell, IBM, HP, Sun, ecc.
Al momento, la certificazione contempla solamente i server con al massimo 4 unità socket e un disco fisso almeno; sistemi senza hard disk o i cosiddetti blade server non sono infatti coperti da questa prima versione del progetto.
“Energy Star for Servers” misurerà la capacità dei server in merito alla gestione dei consumi energetici e, nel caso di funzionamento all’interno di ambienti virtualizzati, includendo inoltre alcuni benchmark in grado di misurare l’utilizzo energetico da parte delle macchine.
Oggetto principale dell’analisi, l’efficienza dell’alimentazione dei server e la quantità di energia consumata in fase di inattività. Il programma è al momento rivolto primariamente ai server x86 standard anche se non indirizzato ad una architettura specifica.
Lo sviluppo di tale tipologia di certificazione è stato lungo e travagliato: partito circa tre anni fa, si è dovuto infatti scontrare con una certa complessità nel misurare le performance energetiche in ambito server, nonché per raggiungere un consenso unanime all’interno delle parti coinvolte.
Ulteriori informazioni su Energy Star for Enterprise Servers certification dovrebbero essere diponibili nelle prossime ore sul portale Energy Star, mentre intanto all’EPA si comincia già a parlare dello sviluppo di una certificazione Energy Star anche per i Data Center.