iPhone, strumento enterprise o pericolo per le aziende?

di Marianna Di Iorio

Pubblicato 4 Ottobre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:56

29 Giugno 2007: una data che ha sancito il momento in cui gli americani hanno potuto mettere le mani sul nuovo “gioiellino” di Apple, l’iPhone. Un prodotto che unisce le funzionalità  di un cellulare a quelle di un lettore multimediale.

Concepito principalmente per l’utente privato, alcune aziende hanno però pensato bene di lanciare soluzioni per far sì che lo smartphone di casa Apple possa allargare i suoi orizzonti e coinvolgere anche il mercato enterprise.

Lo aveva detto Gartner alcuni giorni prima del lancio: il nuovo cellulare-ipod della società  di Cupertino non deve assolutamente essere utilizzato in azienda. Alla base del problema ci sarebbe principalmente la sicurezza: non è stato implementato nessun firewall in grado di garantire protezione alle aziende. Inoltre, non c’è nessun supporto nativo per le applicazioni business. Ma altri, diversamente da Gartner, non si sono dimostrati della stessa idea.

A richiamare l’attenzione delle aziende verso il prodotto di Cupertino ci ha pensato IceWeb prima e NetSuite dopo. IceWeb ha annunciato il nuovo IceMail, un servizio email basato su Microsoft Exchange, mentre NetSuite ha dichiarato che la versione 2007.0 della sua soluzione SaaS, prevista per il prossimo mese, sarà  pienamente compatibile con l’iPhone.

Mentre le vendite dell’iPhone continuano a dilagare e c’è chi addirittura afferma che sia preferito a molti altri smartphone, la domanda che a noi qui ci preme di rilanciare è la seguente: può essere effettivamente un valido strumento per le aziende?

A noi europei, questo problema per ora interessa poco. Avremo molto tempo per pensare a quale settore farlo rientrare: il lancio europeo, infatti, al momento coinvolge soltanto Francia, Germania e Regno Unito. Noi poveri italiani, insieme agli asiatici, dovremo attendere, con molta probabilità , il prossimo anno.