Blocco licenziamenti: proroga al 31 gennaio 2021
Il blocco dei licenziamenti prorogato al 31 gennaio 2021 nel DL Ristori per il perdurare della crisi Covid.
Il blocco dei licenziamenti prorogato al 31 gennaio 2021 nel DL Ristori per il perdurare della crisi Covid.
Dimissioni o licenziamento dipendenti: l’email aziendale deve essere chiusa senza inoltro automatico ad altro account.
Blocco licenziamenti solo nelle imprese che usano la cassa integrazione Covid o in alternativa l’esonero contributivo: in vigore le regole del Dl Agosto.
Con reintegra sul lavoro per licenziamento illegittimo (blocco Covid) o revoca con messa in Cig, al dipendente tocca il rimborso NASpI: regole INPS.
Rinnovo contratti a termine senza causale, divieto di licenziamenti per motivi economici, ore di lavoro trasformate in formazione, smart working: contratti di lavoro e dl Rilancio.
Da Regioni, Camere di commercio ed enti locali aiuti alle imprese per pagare fino all’80% degli stipendi per un anno, con l’obiettivo di evitare licenziamenti causati dal Coronavirus: dl Rilancio.
La sentenza della Corte di Cassazione che chiarisce la valenza probatoria dei messaggi via posta elettronica semplice o PEC con firma digitale.
Dal 1970 ad oggi lo Statuto dei Lavoratori ha subito modifiche sostanziali, riflettendo l’evoluzione del mercato del lavoro: le tappe salienti.
Il Jobs Act viola la Carta sociale europea sui diritti dei lavoratori in caso di licenziamento illegittimo, invito a rivalutare l’Articolo 18.
La sentenza della Cassazione che chiarisce le modalità di contestazione del demansionamento e i casi in cui è legittimo il licenziamento.
Cosa è cambiato dopo il Decreto Dignità nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo: contestazione, conciliazione, indennità risarcitorie e differenze rispetto al Jobs Act.
Reddito di Cittadinanza: scattano i controlli anche in azienda da parte della Guardia di Finanza che sta vagliando i casi ad alto rischio.
Aumenta il numero dei dipendenti pubblici licenziati per motivi disciplinari: reati e assenze ingiustificate le cause più comuni.
Ecco in quali casi le assenze ingiustificate dei dipendenti non possono portare al licenziamento.
Legittimo il licenziamento del dipendente che copia i dati aziendali su dispositivi personali o se li invia per email, anche senza diffonderli.
La sentenza della Cassazione che chiarisce l’applicazione della procedura di licenziamento collettivo a tutti i dipendenti dell’impresa e il prevalere dell criterio selettivo della prossimità al trattamento pensionistico.
Per fruire dei congedi, quando è necessario il permesso del datore di lavoro e quando, in sua assenza, può scattare il licenziamento? Lo spiega la Cassazione.
Sentenza di Cassazione chiarisce la legittimità del licenziamento giustificato dalla ristrutturazione interna anche senza crisi aziendale: l’impresa non è tenuta a dimostrarla.